Milano, 14 set. (LaPresse) – I mercati europei incassano l’annuncio di ieri sera della terza operazione di quantitative easing della Federal reserve statunitense e chiudono in territorio positivo. Bene Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che avanza del 2,34% a 16.624,45 punti e il Ftse All-Share che mostra un incremento del 2,43% a 17.505,46 punti. Gli investitori non si sono fatti condizionare dalla preoccupazione mostrata dal presidente della Fed, Ben Bernanke, sullo stato del mercato del lavoro negli Stati Uniti. In effetti la mossa della Banca centrale statunitense segnala anche che un allungamento dei tempi di attesa per assistere a una ripresa economica. Tuttavia il presidente della Bce, Mario Draghi, ha spiegato al termine dell’Eurogruppo di oggi a Nicosia che bisogna essere “ottimismi”, perché sono stati fatti “progressi” e si vedono “segni di normalità” sui mercati. Draghi, che andrà probabilmente a spiegare al Bundestag tedesco le ragioni del meccanismo anti-spread dell’Eurotower, ha affermato in un’intervista alla Suddeutsche Zeitung che si vedono già “risultati positivi” dall’effetto annuncio. Al termine del vertice dei ministri delle Finanze dell’eurozona, che ha avuto all’ordine del giorno anche le condizioni per concedere aiuti alla Spagna, il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha spiegato che una decisione sulla nuova tranche di aiuti alla Grecia sarà presa nella seconda metà di ottobre. In questo contesto, pur in presenza di dati macro Usa non esaltanti, le principali Borse europee chiudono in territorio positivo. L’indice Ftse 100 di Londra sale dell’1,64% a 5.915,55 punti, il Dax di Francoforte avanza dell’1,39% a 7.412,13 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un incremento del 2,27% a 3.581,58 punti. A Madrid l’indice Ibex balza del 2,75% a 8.154,5 punti, mentre ad Atene il Ftse Athex 20 tiene, con un rialzo dello 0,09% a 276,76 punti.
Bene i bancari, a parte Monte dei Paschi che cede lo 0,48% a 0,2704 euro. Salgono Bper (+3,69% a 5,2 euro), Popolare di Milano (+2,18% a 0,4696 euro), Banco Popolare (+1,45% a 1,329 euro), Intesa Sanpaolo (+1,5% a 1,353 euro), Mediobanca (+2,39% a 4,278 euro), Ubi Banca (+2,71% a 3,334 euro) e Unicredit (+1,62% a 3,756 euro). Il comparto ha beneficiato anche della discesa dello spread Btp-Bund in area 330 punti base.
Nel resto del paniere principale forti rialzi anche per Mediaset (+6,15%), Prysmian (+5,17%), Azimut (+4,92%), Exor (+3,54%), Fiat (+2,15%), Fiat Industrial (+5%), Enel (+2,23%), Finmeccanica (+2,29%) e Generali (+2,49%). Bene anche Eni (+4,18% a 18,7 euro), dopo l’annuncio di ieri della cessione da parte di Cassa depositi e prestiti dell’1,7% del Cane a sei zampe per 1 miliardo. In rosso invece Telecom Italia (-1,2% a 0,826 euro), che ha comunicato di aver raggiunto un accordo con Fastweb per lo sviluppo della fibra ottica di nuova generazione ‘Fiber to the Cab’. Fuori dal paniere principale bene Juventus (+2,93%), Fonsai (+4,27%) e Unipol (+0,2%).
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