Karlsruhe (Germania), 12 set. (LaPresse) – La Corte costituzionale tedesca ha deciso per un via libera condizionato al fondo di salvataggio permanente Esm. Gli otto giudici della Consulta di Karlsruhe hanno ritenuto il meccanismo compatibile con la Costituzione tedesca, ma hanno aggiunto che “gli impegni di pagamento” della Germania “non dovranno superare i limiti nel trattato senza l’approvazione del popolo tedesco”. Berlino non dovrà quindi dare un contributo superiore ai 190 miliardi di euro già previsti dall’accordo sull’Esm. I magistrati hanno respinto i ricorsi contro la legittimità del fondo presentati alla Consulta con la firma di 37.000 cittadini tedeschi. Oltre all’associazione ‘Mehr Demokratie’ (‘Più Democrazia’, si sono opposti ai provvedimenti europei l’esponente politico dei cristiano sociali (Csu) Peter Gauweiler e il gruppo parlamentare del partito Die Linke. La motivazione del ricorso era che l’adesione al fondo Esm viola l’ambito, ritenuto esclusivo, della responsabilità sul bilancio del Parlamento tedesco. Dalla Corte di Karlsruhe è arrivato anche il via libera al patto di bilancio europeo, il ‘Fiscal compact’, contro il quale pendeva lo stesso ricorso. La Consulta ha chiesto il futuro coinvolgimento dei due rami del Parlamento tedesco nelle decisioni in merito a Esm e Fiscal compact. I due provvedimenti europei erano già stati approvati dai legislatori tedeschi, ma il presidente della Repubblica Federale tedesca, Joachim Gauck, aveva subordinato la sua firma, necessaria per una ratifica definitiva, alla decisione della Corte di Karlsruhe.
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