Bruxelles (Belgio), 12 set. (LaPresse) – La commissione europea ha detto sì al meccanismo di vigilanza unico (SSM) per le banche della zone euro dal primo gennaio 2013. “E’ un passo importante nel rafforzamento dell’Unione economica e monetaria” commenta in una nota la commissione. Nel nuovo meccanismo unico, la responsabilità ultima per quanto riguarda specifici compiti di vigilanza in materia di stabilità finanziaria di tutte le banche della zona euro spetterà alla Banca centrale europea (Bce). Le autorità di vigilanza nazionali continueranno a svolgere un ruolo importante nella vigilanza quotidiana e nella preparazione e attuazione delle decisioni della Bce. La Commissione propone oggi, inoltre, che l’Autorità bancaria europea (ABE) elabori una guida comune per l’attività di vigilanza al fine di preservare l’integrità del mercato unico e assicurare l’uniformità nell’attività di vigilanza bancaria in tutti i 27 paesi dell’UE.

La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad adottare i regolamenti proposti oggi entro la fine del 2012, assieme alle altre tre componenti di un’Unione bancaria integrata: il corpus unico di norme in materia di requisiti patrimoniali, i regimi armonizzati di garanzia dei depositi e il quadro unico sul risanamento e la risoluzione delle crisi bancarie. Il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha dichiarato: “La Commissione ha presentato oggi le sue proposte per un meccanismo europeo unico di vigilanza, che costituisce un passo importante verso un’Unione bancaria. Questo nuovo sistema, che vede al centro la Banca centrale europea e comprende le autorità di vigilanza nazionali, ripristinerà la fiducia nella vigilanza su tutte le banche della zona euro. Il Parlamento europeo dovrà svolgere un ruolo fondamentale nel garantire un controllo democratico. Questa iniziativa deve avere la massima priorità in modo che l’autorità di vigilanza europea possa entrare in funzione all’inizio del prossimo anno. Essa preparerà inoltre il terreno ad eventuali decisioni di utilizzare reti di protezione europee per ricapitalizzare le banche.” Il Presidente ha aggiunto: “Vogliamo rompere il cerchio vizioso tra Stati e banche. In futuro, le perdite delle banche non dovranno più diventare un debito dei cittadini, mettendo a repentaglio la stabilità finanziaria di interi paesi.”

Michel Barnier, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: “È necessario che la vigilanza bancaria divenga più efficiente in tutti i paesi europei per fare in modo che le norme sul mercato unico siano applicate in modo uniforme. Spetterà alla BCE assicurare che le banche della zona euro si attengano a pratiche finanziarie sane. Il nostro obiettivo ultimo è smettere di utilizzare il denaro dei contribuenti per salvare le banche”. E ha proseguito: “Abbiamo proposto un meccanismo per separare l’attività di vigilanza da quella di politica monetaria all’interno della BCE e per fare in modo che la BCE sia responsabile nei confronti del Parlamento europeo delle decisioni in materia di vigilanza”.

La Commissione propone l’entrata in funzione del SSM entro il 1° gennaio 2013. Per permettere una transizione senza problemi verso il nuovo meccanismo, è previsto un periodo transitorio. Come primo passo, dal 1° gennaio 2013, la BCE potrà decidere di assumere la piena responsabilità di vigilanza su qualsiasi ente creditizio, in particolare su quelli che hanno ricevuto o hanno chiesto assistenza finanziaria pubblica. Dal 1° luglio 2013 tutte le banche di rilevante importanza sistemica rientreranno sotto la vigilanza della BCE. Il periodo transitorio dovrebbe essere completato entro il 1° gennaio 2014 quando l’SSM comprenderà tutte le banche.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata