Roma, 25 ago. (LaPresse) – Roma, 25 ago. (LaPresse) – La crisi cambia le priorità in vacanza con più di sei italiani su dieci (63%) che scelgono il prodotto agroalimentare tipico del territorio come souvenir preferito, al quale rinuncia però del tutto ben l’8% dei turisti. E’ quanto emerge da un sondaggio on line condotto dal sito www.coldiretti.it, e divulgato in occasione dell’ultimo grande controesodo estivo. Nell’estate 2012 – sottolinea la Coldiretti – i prodotti tipici come vino, formaggio, olio di oliva, salumi o conserve vincono su tutte le altre scelte e si classificano al primo posto come souvenir più gettonato con il 63 per cento di preferenze. Una scelta utile che – sottolinea la Coldiretti – batte di gran lunga tutte le alternative come i ricordi commerciali tipo cartoline, gadget e magliette acquistati da appena il 19 per cento, mentre ancor più snobbati i prodotti artigianali come ceramica, oggetti in legno o in tessuto scelti da appena il 10 per cento dei turisti. Le difficoltà economiche che costringono molti a risparmiare in vacanza spingono anche verso spese utili, con l’enogastronomia che – sostiene la Coldiretti – è diventata anche una componente irrinunciabile della vacanza made in Italy. In altre parole, si risparmia eventualmente sul tempo da trascorrere in ferie, accorciando magari la permanenza nel luogo di vacanza e anche sulla qualita’ dell’alloggio, preferendo sistemazioni più modeste, ma – precisa la Coldiretti – non si rinuncia a gustare e acquistare come ricordo le specialità tipiche del posto di villeggiatura. L’Italia è l’unico paese al mondo – continua la Coldiretti – a poter contare su un patrimonio di 4.671 specialità tradizionali alimentari tutte esclusivamente ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni e realizzate con metodiche praticate sul tutto il territorio in modo omogeneo. Una vera ricchezza nostrana che rappresenta il motore del turismo enogastronomico che nel 2012 cresce e arriva a superare i 5 miliardi di euro e traina la domanda di vacanze made in Italy tra italiani e stranieri. Il turismo enogastronomico in tempo di crisi è anche favorito – sottolinea la Coldiretti – dal moltiplicarsi, nel periodo estivo, delle sagre dedicate ai prodotti locali frequentate da più di un italiano su tre, che non perde l’occasione di gustare e acquistare prodotti tipici del luogo di vacanza facendo aumentare cosi’ il giro d’affari del settore, che si attesta intorno ai 350 milioni di euro, scaturito da circa 18 mila eventi sul territorio nazionale, pari a una media di 250 appuntamenti al giorno.
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