Roma, 14 ago. (LaPresse) – “Il dossier con Windjet non si può riaprire”. Così l’amministratore delegato di Alitalia, Andrea Ragnetti, che oggi ha incontrato al ministero dello Sviluppo economico l’amministratore delegato di Windjet, Stefano Rantuccio. “Noi – ha aggiunto – saremmo anche disponibili ad andare avanti, però quella azienda non esiste più e francamente con loro non c’è nessuna possibilità di dialogo”.
Ragnetti ha poi ripercorso le tappe della trattativa sfumata: “Avevamo trovato faticosamente, dopo settimane di lavoro durissimo per l’Alitalia, un accordo che per l’ennesima volta Windjet non è riuscita a onorare”. “Sulla base di quell’accordo – prosegue – saremmo disponibili ad andare avanti, ma il problema è che si tratta di un’azienda che oramai non esiste più, non hanno più gli aerei”. Per Ragnetti “Windjet è un’azienda ridotta molto male: l’abbiamo scoperto in questi mesi al ritmo di una sorpresa al giorno”. “Infine – chiosa l’ad – noi non abbiamo mai cambiato idea, niente di tutto ciò che avevamo chiesto con l’accordo del 29 giugno si è avverato. Poi, faticosamente, abbiamo trovato una nuova intesa il 2 agosto con garanzie che Windjet non ha mantenuto”. Il numero uno di Alitalia respinge al mittente le accuse di chi ritiene che l’azienda abbia voluto far fallire l’intesa di proposito: “Soltanto un ingenuo – ha detto – può pensare che Alitalia abbia cercato scientemente di far fallire Windjet che è fallita o fallirà per cattiva capacità gestionale”.
“Abbiamo rilevato l’indisponibilità di Alitalia ad andare avanti con la trattativa: loro non vogliano andare avanti. Cercheremo altre strade per risolvere la faccenda”, ha confermato Rantuccio, lasciando il ministero dello Sviluppo economico.
D’ora in poi Windjet andrà per la sua strada, ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera: “Da parte di Alitalia c’è un interesse strategico” per l’acquisizione di Windjet “ma non nelle attuali condizioni”, ha detto al termine dell’incontro. “Windjet – ha aggiunto – ha deciso di proseguire per conto suo sia per valutare altre manifestazioni d’interesse, che dice di aver ricevuto, sia per cercare forme concorsuali che mettano l’azienda in grado di cedere il suo ramo aziendale nel modo migliore”.
“Noi – ha sottolineato il ministro – seguiremo passo passo perché questa situazione si dovrà chiarire definitivamente in un numero limitato di settimane”. Windjet “valuterà altre ipotesi di cessione e comunque si appresta a ridisegnare l’azienda attraverso una newco, che possa essere conferitaria delle attività da cedere nel corso delle prossime settimane”.
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