Roma, 19 lug. (LaPresse) – Il Centro studi di Confindustria stima per l’Italia “oltre 300 punti base di differenziale aggiuntivo tra i rendimenti del Btp e del Bund decennali” che costa al Paese “perdite pari allo 0,9% del Pil e a 144mila posti di lavoro e maggiori oneri per interessi pari a 12,4 miliardi a carico del bilancio pubblico, 12,1 miliardi sui conti delle famiglie e 23,7 su quelli delle imprese”. E’ quanto si legge in una nota del Csc, che stima i “livelli giustificati dai fondamentali” a 164 punti “attualmente riconducibili ai divari tra Italia e Germania nel debito pubblico e nella crescita economica”.

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