Milano, 29 mag. (LaPresse) – La Borsa di Milano chiude in moderato rialzo appesantita dalla pressione sui titoli di Stato italiani e dai timori sul settore bancari. L’indice Ftse Mib sale dello 0,38% a 13.107,13 punti e il Ftse All-Share mostra un incremento dello 0,3% a 14.061,89 punti. Lo spread tra Btp e Bund a 10 anni chiude in area 440 punti base, mentre quello tra Bonos spagnoli e Bund ancora in area 510 punti. La Spagna continua a far paura. Le vendite al dettaglio ad aprile hanno mostrato un crollo del 9,8% su base annua. L’indice Ibex di Madrid è precipitato del 2,34% a 6.251,7 punti, con Bankia in caduta libera del 16,18% a 1,14 euro. A sostenere i listini europei ci ha pensato la buona vena di Wall Street, nonostante il dato macro deludente del Conference Board sulla fiducia dei consumatori Usa a maggio, calata ai minimi in otto mesi (64,9 punti). In questo contesto, chiusura sopra la parità per le altre principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra sale dello 0,65% a 5.391,14 punti, il Dax di Francoforte avanza dell’1,16% a 6.396,84 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un incremento dell’1,37% a 3.084,7 punti. In rialzo anche la Borsa di Atene, con il Ftse Athex 20 che guadagna lo 0,87% a 192,59 punti.

A Milano termina gli scambi debole il settore bancario, con Banco Popolare (-1,31% a 0,901 euro), Banca Montepaschi (-2,23% a 0,202 euro), Bper (-3,21% a 3,374 euro), Intesa Sanpaolo (-0,59% a 1,01 euro), Mediobanca (-0,35% a 2,882 euro), Ubi Banca (-0,98% a 2,218 euro) e Unicredit (-1,44% a 2,462 euro). Pesante anche Popolare di Milano (-3,84% a 0,3206 euro). Bpm si è definita “parte offesa” commentando le notizie sugli arresti domiciliari dell’ex presidente dell’istituto, Massimo Ponzellini, per la vicenda riguardante il finanziamento B-Plus. “Allo stato – ha spiegato in una nota Bpm – e secondo le informazioni disponibili, si ritiene che detta vicenda non abbia ripercussioni economiche sulla banca”.

Brillante invece il comparto industriale, con Impregilo (+6,83% a 3,314 euro), Prysmian (+4,39% a 11,83 euro) e Finmeccanica (+1,55% a 2,758 euro). Raffica di acquisti sulla scuderia Agnelli nel giorno dell’assemblea di Exor (+5,16% a 17,72 euro). Bene le controllate Fiat (+3,97% a 4,138 euro) e Fiat Industrial (+2,67% a 7,89 euro). Sul gruppo Fiat-Chrysler il presidente di Exor, John Elkann, ha spiegato che “sono confermati gli obiettivi 2012 per l’America e il resto del mondo, mentre in Europa saranno rivisti durante il prossimo trimestre”. Elkann ha chiarito inoltre che al Lingotto non interessa “prendere quote in Madza” dopo l’accordo raggiunto su un nuovo modello di spieder comunicato nei giorni scorsi.

Nel resto del paniere principale, buone performance anche per Azimut (+4,21%), Buzzi Unicem (+3,94%), Parmalat (+2,43%) e Saipem (+3,23%), e nel comparto del lusso per Luxottica (+4,09%) e Tod’s (+3,38%). Tonfi invece per A2A (-4,93%) e Telecom Italia (-2,93%). Fuori dal Mib, nella galassia Ligresti affondano Fonsai (-4,01%) e Premafin (-5,51%).

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