Camp David (Maryland, Usa), 19 mag. (LaPresse) – Nei Paesi dell’Unione europea e nell’eurozona “le misure concrete per la crescita devono derivare da azioni a livello comunitario e nazionale. Non basta aspettare che la singola virtuosità”, derivante da riforme strutturali e riduzione di disavanzi, “generi per spontanea virtù la crescita”. Lo ha detto il primo ministro Mario Monti, intervenendo in conferenza stampa a Camp David, dove si è tenuto il summit del G8. “L’obiettivo – ha continuato – è identificare un certo numero di piste concrete. Alcune sono già state oggetto di proposte e analisi, come il rafforzamento del capitale della Banca europea per gli investimenti, i project bond e un’evoluzione possibile per gli eurobond”, altre, ha aggiunto Monti, “possono essere seguite a livello nazionale”.

Il presidente del Consiglio ha voluto poi sottolineare l’importanza di un’occasione di dialogo e discussione come quella del G8. Le misure per la crescita, ha detto Monti, sono “materia aperta”, ma a Camp David è stato fondamentale avere un confronto mediato dalla “funzione maieutica e di stimolo di Barack Obama. Un tipo di discussione che non sempre è possibile nel quadro ingessato e formale dei nostri consigli europei”. Monti, al suo primo G8, si è detto quindi “fiducioso” per il ruolo e la posizione dell’Italia, sostenendo che il Paese sia “molto rispettato in Europa e negli Stati Uniti”.

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