(Finanza.com) “Decisioni impopolari” sono quelle che aspettano gli impianti produttivi di Opel. Lo ha affermato Karl Stracke, numero uno della casa automobilistica tedesca controllata dalla multinazionale americana. In un’intervista al Wall Street Journal ha affermato la necessità di rendere più efficienti gli impianti del Vecchio continente, cosa che potrebbe implicare la prossima alleanza tra Opel e Psa Peugeot Citroen con la possibilità di costruire veicoli Chevrolet in Europa per aumentare la capacità di utilizzo degli impianti europei. Impianti che, a fronte di una domanda in calo, si stanno rivelando sovrautilizzati, per una capacità in eccesso di un milione di vetture l’anno: entro il 2014 è perciò previsto un piano di ristrutturazione che potrebbe prevedere tagli a strutture e personale per Opel. La fabbrica principale di Ruesselheim potrebbe essere mantenuta aperta, ma probabilmente la produzione dell’Astra verrà delocalizzata in Gran Bretagna e Polonia.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata