Roma, 14 mag. (LaPresse) – L’agenzia di rating Moody’s ha tagliato il rating di 26 istituti di credito italiani, 5 dei quali sono dei grandi gruppi. Si tratta nello specifico di Unicredit, il cui rating è passato da A2 ad A3, così come quello di Intesa San Paolo. A Monte dei Paschi di Siena il rating è stato abbassato da Baa1 a Baa3. Oltre ai tre colossi, fra gli altri maggiori gruppi bancari a cui è stato abbassato il rating ci sono Ubi Banca, che è passato da A3 a Baa2 e Banco Popolare, che scala da Baa2 a Baa3.

“L’azione di rating riflette la situazione di ciascun gruppo di credito e non la situazione di terzi soggetti, compresa quella del governo”, rende noto l’agenzia internazionale Moody’s, che aggiunge che il rating cala di 1 punto per 10 banche, di 2 punti per otto di esse, di tre punti per sei banche e di 4 per due istituti di credito. Moody’s spiega inoltre che l’outlook sul medio termine è negativo per tutti gli istituti di credito in questione. L’agenzia internazionale spiega inoltre che le banche italiane “sono vulnerabili alla rinnovata recessione in Italia, dati i loro già elevati livelli di prestiti problematici e profittabilità indebolita. Questi rischi sono esacerbati dalle preoccupazioni degli investitori sulla sostenibilità del peso del debito italiano, che ha contribuito alle difficili condizioni di liquidità affrontate dalle banche italiane”.

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