Roma, 28 apr. (LaPresse) – L’aumento del tasso di interesse medio registrato negli ultimi mesi (+ 0,76% tra giugno 2011 e gennaio 2012)potrebbe comportare per il il sistema delle imprese italiane rischia 7 miliardi di euro di costi in più all’anno. Ad affermarlo in una nota è la Cgia di Mestre che ha analizzato l’indebitamento medio delle aziende italiane (pari a 916,7 miliardi di euro) e i maggiori costi che il mondo imprenditoriale dovrà farsi carico a seguito dell’aumento del costo del denaro registrato in questi ultimi mesi. “Infatti- si legge nella nota della Cgia – tra giugno dell’anno scorso e gennaio di quest’anno (ultimo dato disponibile) il valore medio del tasso di interesse applicato alle aziende si è attestato al 6,5%: questa crescita ha fatto salire il costo degli interessi a 59 miliardi di euro su base annua: ben 7 miliardi in più rispetto a giugno del 2011”.

“Mentre il costo del denaro sale e le banche continuano ad erogare il credito con il contagocce – evidenzia la Cgia – sono esplose le segnalazioni di operazioni di riciclaggio sospette eseguite da intermediari finanziari: +243,6% dall’inizio della crisi alla fine del 2011”.

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