Roma, 27 apr. (LaPresse) – Eni ha chiuso il primo trimestre 2012 con un utile netto di 3,62 miliardi, in crescita del 42% sul primo trimestre del 2011 e l’utile netto adjusted a 2,48 miliardi, in crescita del 12,8% per effetto del miglioramento della performance operativa parzialmente compensato dai maggiori oneri finanziari e dall’incremento di circa 6 punti percentuali del tax rate consolidato. Lo comunica la società in una nota. L’utile operativo adjusted è cresciuto del 26,5% a 6,45 miliardi per effetto del miglioramento di performance della divisione Exploration & production, trainata dal robusto andamento del prezzo del petrolio e dalla ripresa delle attività in Libia. Nel primo trimestre 2012 la produzione di idrocarburi da parte di Eni è stata di 1,674 milioni di boe/giorno, con una lieve flessione rispetto al primo trimestre 2011 (-10 mila boe/giorno, pari allo 0,6%) su cui hanno influito i minori entitlement nei Production Sharing Agreement (Psa) e altri schemi similari per effetto dell’aumento delle quotazioni del petrolio (con un impatto negativo stimato in circa -14 mila boe/giorno). Lo comunica Eni in una nota. Al netto dell’effetto prezzo, fa sapere la società, la produzione evidenzia una leggera crescita (+0,2% rispetto al primo trimestre 2011) sostenuta dalla ripresa delle attività in Libia e dagli avvii/entrata a regime di nuovi giacimenti in Australia, Egitto ed Usa. “Questi contributi – si legge nella nota – sono stati attenuati dalla vendita di quote in alcuni asset minori e da limitate perdite di produzione non pianificate”.

“Nel primo trimestre 2012 Eni ha ottenuto risultati eccellenti grazie alla ripresa produttiva in Libia e all’incremento del prezzo del petrolio, nonostante un mercato difficile per Gas & Power, Refining & Marketing e Chimica”. Così Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, ha commentato i risultati del primo trimestre 2012. “Abbiamo concluso positivamente – ha aggiunto Scaroni -la rinegoziazione dei contratti con Gazprom. L’attività esplorativa ha continuato a produrre ottimi risultati, con altre importanti scoperte in Mozambico e nuovi successi nel Mare di Barents. Sono molto soddisfatto del recente accordo con Rosneft che marcherà la nostra attività di esplorazione per molti anni rafforzando le nostre prospettive di crescita a lungo termine”.

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