Torino, 26 apr. (LaPresse) – Chrysler spinge i conti del gruppo Fiat nel primo trimestre 2012. Tanto che l’amministratore delegato delle due case automobilistiche, Sergio Marchionne, è chiaro nella conference call con gli analisti. “Siamo incredibilmente soddisfatti”, dice, dei conti di Chrysler. L’utile della gestione ordinaria nel primo trimestre 2012 del gruppo è salito a 866 milioni di euro, con il risultato della sola Fiat in sostanziale pareggio rispetto ai 251 milioni di euro del periodo gennaio-marzo 2011. Ma è in Nord America, dove è Auburn Hills a farla da padrone, che il gruppo Fiat-Chrysler ha chiuso il trimestre con un utile della gestione ordinaria in crescita del 75% a 670 milioni di euro e un Ebit a 681 milioni. In Europa il risultato della gestione ordinaria è stato negativo per 207 milioni di euro, in peggioramento rispetto ai 106 milioni di euro di passivo del periodo gennaio-marzo 2011.

Anche gli altri risultati riflettono le due velocità del gruppo. L’utile netto è stato di 379 milioni di euro nel primo trimestre 2012, in netto rialzo rispetto ai 37 milioni dello scorso anno quando Auburn Hills non era ancora stata consolidata in bilancio. Ma escludendo Chrysler il gruppo registrerebbe nei primi tre mesi del 2012 una perdita netta di 273 milioni di euro. I ricavi del gruppo Fiat-Chrysler nel primo trimestre 2012 sono stati pari a 20,221 miliardi di euro, in netto rialzo rispetto ai 9,21 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno senza Chrysler. I ricavi netti di Fiat esclusa la casa statunitense si sono fermati a 8,7 miliardi di euro, in diminuzione del 5,7% rispetto allo scorso anno. Oltre alle condizioni “deboli” del mercato in Europa, il Lingotto spiega in una nota che in Italia “la produzione e le consegne di Fiat hanno anche risentito degli scioperi prolungati dei trasportatori”

Le consegne che hanno superato a livello globale 1 milioni di unità permettono al gruppo di guardare nel suo complesso al futuro con ottimismo. Per questo Fiat e Chrysler confermano insieme i target 2012: ricavi oltre 77 miliardi di euro, utile della gestione ordinaria tra 3,8 e 4,5 miliardi, utile netto tra 1,2 e 1,5 miliardi e indebitamento netto industriale tra 5,5 e 6 miliardi. Il Lingotto sottolinea di fornire gli obiettivi compresi in intervalli per “il livello di incertezza riguardante l’attività economica nell’eurozona”.

Infine l’indebitamento netto industriale del gruppo al 31 marzo era a 5,772 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 5,529 miliardi al 31 dicembre. Per la sola Fiat l’indebitamento netto è di 3,8 miliardi alla fine del primo trimestre 2012. L’aumento di 1,4 miliardi di euro rispetto alla fine 2011 (2,4 mld), chiarisce il Lingotto “è dovuto all’impatto del capitale di funzionamento delle condizioni di mercato in Europa e a maggiori investimenti”, che ammontano a 1,6 miliardi di euro nel trimestre, di cui 600 milioni relativi alla sola Fiat. La performance di Chrysler lascia tranquillo Marchionne. “Ci aspettiamo di continuare così – ha detto agli analisti – ed è una buona base per il 2013”.

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