(Finanza.com)

Cambia il panorama delle risorse di base in Europa e nel mondo. E’ di oggi infatti uno storico accordo di “fusione tra pari” che vedrà il trader in commodity svizzero Glencore e la connazionale Xstrata, leader nella produzione di metalli di base e carbone unirsi in un unico gruppo il cui valore complessivo è stato stimato in 90 miliardi di dollari per un Ebitda che nel primo anno di vita del gruppo arriverà a 500 miliardi di dollari.

Il deal prevede che Glencore emetta 2,8 nuove azioni per ogni azione Xstrata non posseduta; ciò implica una valutazione del produttore di metalli a 1.290,10 sterline per azione, con un premio del 15,2%. Il valore delle nuove emissioni Glencore raggiungerà i 39,1 miliardi di sterline, e in più il trader in commodity pagherà alla società acquisita una “compensazione” di 298 milioni di sterline.
Per diventare effettivo, l’accordo deve essere votato dal 75% degli azionisti di Xstrata, escluso ovviamente Glencore (che detiene già il 34%); si fosse trattata di una semplice acquisizione, sarebbe stato sufficiente il voto del 50% degli azionisti.

Ma come sarà il nuovo gruppo dopo il deal? Glencore-Xstrata occuperà il quarto posto nella classifica globale degli operatori in materie prime, con una presenza in 33 Paesi, 101 miniere e circa 130 mila impiegati in tutto il mondo. La struttura portante e il “personale chiave” di Xstrata saranno mantenuti anche dopo la fusione; miniere e struttura logistica saranno essenziali per la vita di un gruppo che si occuperà all’interno tanto della produzione quanto del commercio di materie prime.

Il valore di Xstrata è lievitato dal 2001 ad oggi da 500 milioni a 59 miliardi di sterline, mentre Glencore è salito dagli 1,2 miliardi del 1994 (data del management buy-out della società) ai 50 miliardi. Secondo gli analisti di Credit Suisse, che ieri in un report hanno commentato le implicazioni del deal, il nuovo gruppo avrà la potenza di fuoco necessaria a fare offerte su altri operatori del settore. Tra le società nel mirino, ad esempio, potrebbe già esserci Anglo American.

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