Roma, 10 gen. (LaPresse) – Toccherà al presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, chiudere domani la serie degli “incontri informali” tra Governo e parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro a cui sta lavorando l’esecutivo. A inaugurare gli incontri bilaterali tra i segretari generali dei sindacati e il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, è stata la settimana scorsa la numero uno della Cgil, Susanna Camusso. Ieri, al dicastero di via Veneto, è toccato invece ai leader di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, mentre questa mattina è stata la volta del segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella. I contenuti della riforma restano ancora in via di definizione: Angeletti ha riferito che il ministro non ha “ricette”, ma “idee” e che il governo è disponibile a un confronto con le parti sociali anche durante la fase della trattativa vera e propria che prenderà il via nei prossimi giorni.
Al centro della discussione la riforma delle forme contrattuali esistenti e soprattutto eventuali modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. I sindacati sono uniti nell’esprimere contrarietà a interventi correttivi, mentre il governo ha relegato la discussione su questo argomento alla fine della trattativa, dicendosi favorevole a una discussione senza tabù. Un ragionamento che non trova d’accordo il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, per il quale “non si dovrebbe dire ‘ne parlo alla fine’, ma bisognerebbe dire che non se ne parla, a meno che non lo si voglia estendere e su questo ci sarebbe il nostro accordo”. Settimana prossima, come annunciato sempre da Angeletti, dovrebbe esserci il primo incontro collegiale: un unico tavolo intorno al quale sedieranno governo, sindacati e rappresentanti delle imprese.
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