(Finanza.com) Domani a Vienna il meeting dell’Opec, che cade proprio il giorno dopo il rally del Wti dovuto alla possibile chiusura dello stretto di Hormutz da parte dell’Iran, che in questo modo ostacolerebbe il passaggio del petrolio proveniente dal Golfo Persico. Quanto accaduto potrebbe avere delle ripercussioni sulla possibile nuova decisione sul target di produzione delle compagnie petrolifere, benchè, come nota Barclays Capital, fino ad ora le decisioni prese durante questi meeting non abbiano influito sulla produzione effettiva. Un’altra questione di cui occuparsi sarà l’adeguamento della produzione in modo da coprire gli ammanchi produttivi della Libia a causa della guerra. Le scorte Oecd, nota la banca d’affari inglese, al momento sarebbero 55 milioni di barili in meno alla media quinquennale, quindi meno capaci di far fronte ad eventuali shock produttivi.”L’Opec deve certo riordinare le quote”, commentano gli esperti di Barclays Capital, “ma la chiave sarà l’offerta reale sottostante. Non ci aspettiamo nessun cambiamento esplicito nelle politiche petrolifere”. I ministri responsabili in materia energetica dei Paesi Opec resteranno cauti, secondo gli esperti britannici, soprattutto in vista di prezzi innalzati di 25 dollari al barile nell’ultimo anno.

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