Roma, 13 dic. (LaPresse) – “A fronte della totale chiusura del governo, che si accanisce contro le farmacie sbandierando la sola liberalizzazione della vendita di medicinali come panacea per lo sviluppo e la crescita del Paese, le farmacie sono costrette loro malgrado a una reazione molto pesante: la chiusura”. E’ quanto si legge in una nota di Federfarma e della Federazione delle farmacie rurali. Secondo le associazioni il governo Monti “è capace solo di tagliare e smantellare i servizi che funzionano, senza creare alcuna reale condizione di sviluppo e palesemente al di fuori di tutte le normative europee di settore”. Le farmacie “pretendono di essere convocate dal governo – prosegue il comunicato – per individuare soluzioni condivise e realmente utili alla popolazione”. Federfarma sostiene che “le farmacie rurali in moltissimi piccoli comuni rappresentano l’unico presidio sanitario sempre facilmente accessibile sul territorio e sono un punto di riferimento importante per la popolazione, soprattutto gli anziani, molto numerosi nei piccoli centri, dove altri servizi non sono presenti o funzionano con orari ridotti”.

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