Hong Kong, 6 dic. (LaPresse/AP) – La crescita economica nell’Asia orientale continuerà a diminuire nel 2012 a causa della crisi del debito in Europa, mentre la debole economia statunitense aumenta il rischio di una grave recessione globale. È quanto sostiene la Banca asiatica di sviluppo, che ha tagliato le stime di crescita di 14 economie dell’est-asiatico dal 7,5 al 7,2%. Nel peggior scenario possibile, spiega, la crescita potrebbe però addirittura scendere al 5,4%. L’istituto si dice “cautamente ottimista” sulle prospettive, ma nota che le condizioni globali sono peggiorate da metà anno. I rischi più gravi, aggiunge, sono la recessione in Usa ed Europa, la crescita del protezionismo e un’inflazione in ripresa.
“La ripresa nelle economie avanzate – scrive il rapporto – ha perso forza quest’anno ed esse continueranno a lottare. Se l’economia statunitense potrebbe un po’ riprendersi, l’eurozona probabilmente cadrà in una recessione breve o in una a più lungo termine”. Le emergenti economie asiatiche, aggiunge, “certamente non sono immuni” a un rallentamento di quelle avanzate, che potrebbe colpire la loro crescita economica. Il rapporto riguarda Cina, Hong Kong, Taiwan, Corea del Sud e altri dieci Paesi.
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