Milano, 3 nov. (LaPresse) – “E’ cruciale che il risanamento dei conti e le riforme strutturali procedano insieme per rafforzare la fiducia, le prospettive di crescita e l’occupazione”. Così il governatore della Bce Mario Draghi ha risposto a una domanda sull’innalzamento del tasso dei Btp, aggiungendo: “Oggi non ci siamo concentrati su questo problema, è chiaro che la responsabilità è ad appannaggio delle politiche nazionali”. In conferenza stampa, il nuovo direttore della Banca centrale europea ha poi dichiarato che la crisi del debito in Europa sta rallentando la crescita nei 17 Paesi che usano l’euro. Il taglio dei tassi d’interesse dello 0,25% deciso dalla Bce all’1,25% è stata la prima decisione di Draghi come nuovo direttore della Banca. La maggior parte degli economisti si attendevano un taglio a fine anno o a inizio 2012. Secondo Draghi, l’attuale turbolenza nei mercati “probabilmente ha rallentato il ritmo della crescita economica nella seconda metà dell’anno e oltre”. Draghi ha fatto capire che l’economia in rallentamento ha ridotto la minaccia dell’inflazione.

Draghi ha aggiunto infine che il programma di acquisto di bond governativi da parte della Bce è “temporaneo” e “limitato nelle quantità”. I mercati hanno sperato che Draghi indicasse che la Banca avesse intenzione di intervenire più aggressivamente per sostenere Spagna e Italia e impedire alla crisi greca di espandersi fino a questi due Paesi. Secondo Draghi è importante che i governi aggiustino da sé le loro finanze: “Non ha senso pensare che i tassi dei bond sovrani possano essere abbassati per un periodo di tempo esteso tramite interventi esterni”, ha dichiarato.

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