Stoccolma (Svezia), 7 set. (LaPresse) – Saab ha chiesto la protezione dalla bancarotta per avviare un processo di ristrutturazione aziendale autogestito. La Swedish Automobile, società proprietaria della casa automobilistica svedese, ha portato oggi i documenti necessari per “una riorganizzazione volontaria” al tribunale distrettuale di Vanersborg. Nella richiesta la Saab chiarisce che “la mossa è quella di garantire stabilità a breve termine e contemporaneamente attrarre finanziamenti aggiuntivi”. Il marchio è stato costretto a bloccare la produzione più volte e ha avuto problemi nel pagamento dei fornitori e dei suoi 3.700 dipendenti. La società olandese Swedish Automobile ha salvato dal fallimento la Saab nel 2010, acquistandola dalla General Motors.

Saab precisa: Non chiesto fallimento, ma procedura riorganizzazione La Saab “non ha chiesto alcun fallimento ma la procedura di riorganizzazione”. E’ quanto precisa in una nota la casa automobilistica della Svezia, spiegando che si tratta di “un’importante facoltà concessa dalla legislazione svedese per fare in modo di consentire a un’azienda, che ha concluso contratti importanti e che necessitano di un benestare di tipo politico per la loro attuazione, di avere il tempo per ottenere questa approvazione”. La Saab aggiunge che “la procedura garantisce l’azienda ma anche i creditori che vedranno riconosciuti i loro crediti al 100%” e che l’istituto in questione, nell’ordinamento italiano né in quello della maggior parte dei Paesi europei, non riguarda le filiali estere del gruppo.

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