Milano, 23 giu. (LaPresse) – Chiusura in profondo rosso per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che perde il 2,73% a 19.468,31 punti e il Ftse All-Share che mostra un ribasso del 2,66% a 20.177,79 punti. Ieri sera il presidente della Federal reserve, Ben Bernanke, ha lanciato almeno tre macigni sui mercati internazionali. Il numero uno della banca centrale di Washington ha detto che il Pil statunitense crescerà al massimo del 2,9%, rispetto alle precedenti stime che lo davano con un rialzo sopra al 3%, e ha aggiunto che la Grecia è una minaccia per l’economia globale e la disoccupazione, ancora negli Usa, rimarrà a livelli elevati. Proprio oggi il dato sui sussidi per i senza lavoro ha confermato le sue parole, con un rialzo di 9mila unità a 429mila richieste registrato per la scorsa settimana. In Europa affondano tutte le principali Borse europee, con l’indice Ftse 100 di Londra che lascia l’1,71% a 5.674,38 punti, il Cac 40 di Parigi che perde il 2,16% a 3.787,79 punti e il Dax di Francoforte che cede l’1,77% a 7.149,44 punti.
A Milano crolla Fondiaria-Sai, messa sotto pressione dall’operazione di aumento di capitale fino a 450 milioni di euro. La società della galassia Ligresti cede il 9,89% a 4,01 euro. Solo un mese fa le sue azioni valevano oltre il 30% in più. Il prezzo di emissione per l’aumento di capitale della compagnia assicurativa deciso dal cda è di 1,5 euro per azione ordinaria e di 1 euro per azione di risparmio. FonSai ha applicato uno sconto di circa il 39,6% sul prezzo teorico ex diritto delle azioni ordinarie, calcolato sulla chiusura di Borsa di ieri. Il rapporto di opzione è stabilito, in 2 nuove azioni ordinarie ogni 1 azione e in 2 nuove azioni di risparmio ogni azione di risparmio. Aumento di capitale fino a 350 milioni anche per la controllata di FonSai, Milano Assicurazioni, che fuori dal paniere principale registra un tracollo del 28,12% a 0,552 euro. L’Isvap ha dato oggi il via libera alle modifiche statutarie previste dalle due società per gli aumenti di capitale.
Premafin, la finanziari della famiglia Ligresti, ha spiegato che la situazione post aumento di FonSai vedrà la stessa Premafin a circa il 35,5% del capitale, contro un 6,6% di Unicredit. Piazza Cordusio perde il 4,94% a 1,443 euro e affonda con tutto il comparto bancario. Popolare di Milano lascia il 4,85% a 1,53 euro, Banca Montepaschi cede il 5,12% a 0,5465 euro, Ubi Banca perde il 5,16% a 3,82 euro, Banco Popolare il 4,53% a 1,56 euro e Intesa Sanpaolo il 4,34% a 1,783 euro. Giornata di vendite anche su Mediaset, che registra un calo del 6,67% a 3,104 euro. Forti perdite, tra gli altri titoli, anche per Impregilo (-2,88%), Stm (-5,64%), Prysmian (-4,53%), Lottomatica (-3,91%), Mediobanca (-3,28%), Exor (-2,89%), Tenaris (-2,44%) e Mediolanum (-2,41%). Si tengono sotto i due punti percentuali di rosso Fiat (-1,67%), Pirelli (-1,81%), Terna (-1,4%), Buzzi Unicem (-1,11%), e Snam (-0,5%).
Gli unici titoli del Mib sopra la parità sono Campari (+0,09%) e Luxottica (+0,14%). Fuori dal listino principale, Telecom Italia Media perde lo 0,99% a 0,2297 euro. Per l’ingresso di nuovi soci “trattative in corso non ce ne sono, c’è un’ipotesi su cui stiamo lavorando e che presto presenteremo agli azionisti per migliorare il valore di La7”, ha detto Gianni Stella, amministratore delegato della società.
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