Atene (Grecia), 28 giu. (LaPresse/Xinhua) – Più che in bilico il futuro di Atene: nelle prossime ore il governo greco valuterà stasera l’ipotesi di introdurre controllo dei capitali e di chiudere le banche del Paese da lunedì. Voce che ha fatto scendere in piazza i greci, pronti a mettersi in coda al bancomat anche nel centro di Atene.
A dare l’annuncio di questa ancora ipotetica mossa è stato il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, in un’intervista a Bbc che ha anche detto come le chiavi per arrivare all’accordo siano “in mano del cancelliere tedesco Angela Merkel”.
L’APPROFONDIMENTO: Quanto peserebbe sull’Italia il default greco?
Lagarde: Dispiaciuta, ma spero riprendano i colloqui La direttrice del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde si dice dispiaciuta per la rottura dei colloqui sulla crisi della Grecia, ma spera di riprendere il dialogo con Atene in modo che il Paese possa arrivare a mettere in atto “riforme strutturali e fiscali appropriate” sostenute da “misure di finanziamento e sostenibilità del debito”.
Bce: confemato livello di liquidità attuale. La Banca centrale europea ha deciso di mantenere il livello attuale di liquidità di emergenza (Ela) per le banche greche, sottolineando di osservare da vicino la situazione greca mentre la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha invitato i leader di tutti i principali partiti tedeschi a riunirsi domani per un meeting di emergenza.
Intanto è certo che il referendum in Grecia si farà. Il Parlamento ha approvato nella notte la convocazione di una consultazione popolare fatta dal governo Tsipras per il 5 luglio, cioè domenica prossima, quando i cittadini greci saranno quindi chiamati a scegliere se accettare o rifiutare le condizioni poste dai creditori internazionali per l’accordo sul debito. In aula, dove siedono 300 deputati, il sì al referendum ha avuto l’appoggio non solo dei due partiti di governo, cioè Syriza di sinistra e Greci indipendenti di destra, ma anche del partito di estrema destra Alba dorata. Dopo un dibattito di oltre 14 ore, la votazione si è conclusa con 178 sì, 129 no e nessun astenuto.
La discussione in Parlamento si svolgeva proprio mentre l’Eurogruppo riunito a Bruxelles decideva di non concedere alla Grecia la proroga del piano di salvataggio oltre il 30 giugno, che era stata chiesta da Tsipras per consentire ai cittadini di votare senza pressioni. In pratica il programma di salvataggio della Grecia e di conseguenza gli aiuti, senza l’accordo, si interromperanno il 30 giugno. L’intesa con i creditori era necessaria per sbloccare l’ultima tranche di aiuti di salvataggio da 7,2 miliardi, che avrebbe consentito ad Atene di ripagare al Fondo monetario internazionale un prestito di 1,6 miliardi di euro che deve restituire entro il 30 giugno ed evitare il default.
Proprio all’Eurogruppo di ieri si è consumato lo strappo con il ministro delle Finanza Yanis Varoufakis, che non ha partecipato alla seconda parte della riunione. La comunicazione finale al termine della riunione è stata infatti emessa senza Varoufakis e i ministri delle Finanze della zona euro hanno accusato Atene dei avere rotto i negoziati unilateralmente. “È un giorno triste per l’Europa”, ha detto Varoufakis lasciando la sede del Consiglio europeo.
L’annuncio shock del referendum era giunta da parte del premier Alexis Tsipras venerdì sera, dopo che l’ultimo round di colloqui con i creditori non aveva dato i risultati sperati. L’accordo proposto dalle istituzioni, secondo Tsipras, è un’offerta “barbara e umiliante”. L’esecutivo non accetta la condizioni, ma ha deciso che a scegliere saranno i cittadini: Tsipras ha chiesto ai greci di pronunciarsi per il no, ma al tempo stesso ha promesso che lascia la porta aperta a un accordo. A questo punto, senza un’estensione del salvataggio e senza alcun compromesso raggiunto, la Grecia corre il rischio default. Gli esperti hanno avvertito che, alla luce della decisione dell’Eurogruppo, la Banca centrale europea potrebbe tagliare anche la liquidità alle banche greche tramite il meccanismo Ela. In contatti telefonici avuti ieri con i leader europei, secondo fonti greche Tsipras ha detto che la Grecia sopravviverà indipendentemente dalle decisioni dei partner.
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