A Lucca Comics svelata l'identità dello sposo: è il suo stralunato compagno di appartamento. La clamorosa novità nel numero 399 della serie dal titolo 'Oggi sposi'

Rivoluzione doveva essere e rivoluzione è stata. Da martedì mattina i fan di Dylan Dog sono in fermento sui social, anche se in il grande annuncio era nell'aria da settimane. In occasione dell'apertura di Lucca Comics & Games si è sciolto il mistero sull'identità della persona che si legherà in matrimonio al celebre 'indagatore dell'incubo' nel numero 399 della serie, dal titolo 'Oggi sposi', presentato in anteprima alla kermesse e la cui copertina è stata anticipata da Repubblica. Ed è una di quelle rivelazioni che, come si dice oggi, 'spacca l'internet'. Nel totonomi animato in questi mesi di attesa dai 'dylaniati', la fanbase del personaggio, in molti avevano puntato su una delle fidanzate storiche, magari fatte tornare in vita con un colpo di scena di quelli che le grandi serie spesso sanno regalare. La prostituta Bree Daniels, con cui il Nostro visse una delle storie più struggenti dell'intera serie; l'indimenticato amore di gioventù Marina Kimball; Lillie Connolly, la militante dell'Ira, con cui Dylan si sposò (forse) in un sogno-universo parallelo. O ancora, uno dei personaggi più recenti, la poliziotta Rania Rakim, peraltro l'attuale interesse amoroso del detective in camicia rossa e maglia nera.

Invece, a portare sull'altare Dylan sarà il suo stralunato assistente Groucho, presenza costante delle sue giornate e fidato compagno di mille avventure: i due convivono, peraltro, nello stesso appartamento di Craven Road 7, a Londra, fin dal primo numero, uscito nel settembre 1986. In verità i fan più attenti avevano già da tempo avanzato l'ipotesi Groucho, insospettiti dalla sua assenza nel gruppo degli invitati alla cerimonia che si vede nella copertina dell'albo. La ragione poteva essere solo una: lo sposo misterioso era proprio l'uomo con baffi e sigaro. In ogni caso, un colpo di scena. E una scelta anche coraggiosa, di questi tempi cupi. "Era da molto tempo che volevo scrivere una storia su cosa significa l'amore che per me è la risposta a tutte le paure e non riconosce diversità", racconta Roberto Recchioni, direttore della collana e autore della storia, a Repubblica. Garantendo che "il matrimonio tra Dylan e Groucho non è uno scherzo, non è una gag, non è un escamotage: è un matrimonio d'amore. Ci tenevo molto a scrivere una storia come questa". Il tutto, ovviamente, concordato con il creatore del personaggio, Tiziano Sclavi: "Ho incaricato Roberto di portare Dylan nel presente e questa è una battaglia che Dylan doveva combattere da tempo e che finalmente ha realizzato". Recchioni ricorda che l'indagatore dell'incubo "ha sempre preso posizione in maniera molto precisa: non c'è lettore che possa pensare che lui non sia a favore dei matrimoni gay. Il personaggio la pensa sicuramente così: è sempre stato dalla parte di chi è in qualche modo oppresso".

'Oggi sposi', in edicola da fine novembre, è una delle tappe certamente più significative del piano di rilancio avviato tra il 2013 e il 2014 dalla testata, fenomeno editoriale negli anni Novanta – dove arrivò a toccare il mezzo milione di copie vendute – ma ancora oggi il secondo fumetto più venduto in Italia dopo l'eterno Tex Willer, altra star della scuderia Bonelli. Una rivoluzione che ha già portato al pensionamento di personaggi come l'ispettore Bloch e l'introduzione di nuovi 'buoni', come l'ispettore Carpenter e la già citata Rania e un nuovo antagonista, l'industriale John Ghost. Il rinnovamento ha anche investito aspetti della vita quotidiana di Dylan, come l'introduzione della tecnologia verso la quale, nella sua precedente esistenza, il personaggio aveva sempre manifestato una sorta di allergia. Ma dopo il matrimonio con Groucho, già fonte di animate discussioni sui social, altrettanto clamore susciterà, c'è da scommetterci, il numero 400, dal titolo 'E adesso, l'apocalisse'. Il gran finale del cosiddetto 'ciclo della meteora', la saga iniziata nel novembre 2018 che nelle promesse degli autori cambierà per sempre il mondo di Dylan Dog.

Una storia, presentata in volume cartonato a Lucca e poi regolarmente in edicola a fine dicembre, che dalle prime immagini sembra ispirarsi a 'Apocalypse Now' ed è segnata da un gesto simbolico decisamente forte: si vedrà Dylan uccidere nientemeno che il suo creatore, Sclavi. E qui siamo nell'ambito della metanarrativa. "Chiaramente una provocazione anche nei suoi confronti – dice ancora Recchioni – ma per fortuna ha reagito benissimo anche perché non ho fatto altro che portare avanti quel discorso di eredità che lui stesso mi aveva chiesto all'inizio ma che io nei primi anni sono stato un po' timoroso nel realizzare fino in fondo". Sclavi che, come il colonnello Kurtz-Marlon Brando, chiede di venir ucciso dalla sua stessa creatura: "Tutto nasce dalle conversazioni fatte con lui e con sua moglie Cristina su quello che ha funzionato e quello che non ha funzionato a cinque anni dal rilancio che abbiamo fatto", spiega Recchioni a Repubblica. "Cristina mi aveva riempito di testi sul significato dell'eredità e Tiziano mi ha invitato a portare fino in fondo questo discorso". Il post-400, dunque, coinciderà con l'inizio di una nuova fase, dove nell'universo dell'indagatore dell'incubo niente sarà più come prima. "Mi sono abbastanza trattenuto in questi cinque anni ma adesso il Dylan che vedrete sarà un Dylan diverso, il mio Dylan a tutti gli effetti". La rivoluzione abbia, dunque, inizio.

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