Navalnaya contro Gergiev a Caserta, il direttore artistico della rassegna: “Per noi un onore”

Navalnaya contro Gergiev a Caserta, il direttore artistico della rassegna: “Per noi un onore”

La moglie del dissidente: “Complice dei peggiori crimini di Putin”

Non si placa la polemica sulla partecipazione del direttore d’orchestra russo Valery Gergiev, considerato vicino a Putin, alla rassegna ‘Un’estate da Re’ alla Reggia di Caserta, in programma il 27 luglio. “Io faccio il musicista e curo la parte artistica. Per me Gergiev rimane un grande artista e un grande maestro. Il mio sogno era invitarlo a una mia rassegna e siamo onorati di averlo qui”, dice a LaPresse Antonio Marzullo, direttore artistico del festival estivo programmata e finanziata dalla Regione Campania, dopo l’intervento di Yulia Navalnaya vedova del dissidente russo Aleksej Navalny, che in un articolo su ‘Repubblica’ chiede che non si esibisca in Italia quello che definisce “il lacchè di Putin, il cantore della dittatura di Putin e della guerra scatenata da Putin”. Una posizione in linea con quella di diversi esponenti politici tra cui la vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno, che chiedono al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca di annullare la partecipazione alla rassegna di Gergiev. “Non sono interessato alle polemiche della politica politicante. Io sono un direttore artistico, ho invitato alla Reggia Morricone, Pappano, Muti, tutti i più grandi, e mi pregio di continuare sempre sulla qualità di questi personaggi – prosegue Marzullo . “Siamo onorati di avere Gergiev che, per quel che mi riguarda, rimane un grande artista e maestro. Altro non lo discuto perché non è di mia competenza. So che c’è una polemica in atto molto forte ma queste rassegne si fanno anche con i sogni, ed è un sogno avere con noi un artista del genere”, conclude il direttore artistico di ‘Un’estate da Re’.

Navalnaya contro Gergiev a Caserta, il direttore artistico della rassegna: “Per noi un onore”
Yulia Navalnaya, widow of Russian opposition leader and activist Alexei Navalny, presents her television project Future of Russia, at the Reporters Without Borders (RSF) headquarters, Tuesday, June 3, 2025 in Paris. (AP Photo/Thomas Padilla) Associated Press / LaPresse Only italy and Spain

Navalnaya: “È complice consapevole e attivo del regime”

Nel lungo articolo su ‘Repubblica’ Yulia Navalnaya descrive la figura di Gergiev: “Lui e Putin sono amici intimi. Per molti anni il maestro ha sostenuto le politiche di Putin con un fervore degno delle più nobili cause”, scrive la vedova dell’oppositore morto in carcere in Russia nel febbraio 2024 mentre scontava una condanna a 19 anni, che circostanzia così le sue accuse: “Nel 2014 ha sostenuto pubblicamente l’annessione illegale della Crimea, nel 2016, ha tenuto un concerto di propaganda sulle rovine della storica Palmira, in Siria, dove le truppe di Putin avevano contribuito a mantenere al potere il dittatore Assad”.  “Gergiev sa perfettamente che cosa sta facendo, con chi condividere la sua popolarità e reputazione, e fa pagare caro i suoi servizi. È un complice consapevole e attivo del regime di Putin, basato su potere illimitato, corruzione, illegalità e repressione politica”, è il ragionamento di Navalnaya, che spiega: “Potrebbe facilmente rompere con il regime criminale di Putin ma Gergiev non ha bisogno di libertà creativa; l’ha barattata in cambio del sostegno a un sanguinario dittatore. Non è solo un semplice compagno di strada del regime dittatoriale: ne è diventato parte integrante”.

Giuli: “Arte libera ma da concerto Gergiev messaggio sbagliato

Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli. “L’arte è libera e non può essere censurata. La propaganda però, anche se fatta con talento, è un’altra cosa. Per questo motivo il concerto dell’amico e consigliere di Putin, Valery Gergiev, voluto, promosso e pagato dalla Regione Campania e che si terrà nella Reggia di Caserta, autonoma nella scelta di quali eventi ospitare, come tutti gli istituti autonomi del Ministero della Cultura, rischia di far passare un messaggio sbagliato. L’Ucraina è una nazione invasa e il concerto di Gergiev può trasformare un appuntamento musicale di livello alto, ma oggettivamente controverso e divisivo, nella cassa di risonanza della propaganda russa. Ciò che per me sarebbe deplorevole”, ha dichiarato l’esponente del governo commentando la decisione della Regione Campania di confermare il concerto condotto dal russo Valery Gergiev a ‘Un’Estate da Re’ alla Reggia di Caserta. 

De Luca: “Non accettiamo logiche interruzione dialogo

“Non intendiamo accettare logiche di preclusione o di interruzione del dialogo, perché questo non aiuta la pace. Serve soltanto ad alimentare i fiumi dell’odio e allontana dalla pace”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, a margine di una conferenza stampa a Napoli, risponde a chi gli chiede un commento alla lettera di Julija Navalnaja vedova del dissidente russo Aleksej Navalny, sulla partecipazione del direttore d’orchestra russo Valerij Gergiev, ritenuto vicino a Putin, alla rassegna musicale ‘Un’estate da Re’ alla Reggia di Caserta. “La mia risposta l’ho già data qualche giorno fa e non ho altro da aggiungere”, ha ricordato De Luca, sottolineando che “in questo momento stanno parlando con quello che decide, che non è un direttore d’orchestra ma si chiama Putin. Tutti gli stanno parlando, da Macron a Trump agli invitati di Trump, con grande cordialità. Cosa proponete, di chiudere anche i canali di comunicazione con Putin?”. De Luca invita a “mantenerci nell’ambito delle cose ragionevoli. La Campania – aggiunge – è l’unica istituzione che ha promosso iniziative per la pace quando tutti quanti dormivano in piedi, dal 28 ottobre 2022, denunciando l’aggressione. Quindi non abbiamo nulla da aggiungere, abbiamo noi da esprimere critiche nei confronti di quelli che hanno dormito per tre anni. La nostra linea è quella del dialogo con tutti. La nostra linea sulle vicende dell’Ucraina è quella che abbiamo annunciato tre anni fa: Putin è colpevole e rimane colpevole, l’Occidente non è innocente perché non ha fatto nulla per impedire l’invasione dell’Ucraina. Siamo solidali con il popolo ucraino, abbiamo accolto migliaia di cittadini dell’Ucraina nel nostro territorio e abbiamo dato prove di solidarietà. Non intendiamo accettare logiche di preclusione o di interruzione del dialogo, perché questo allontana dalla pace, non avvicina. Dunque a noi non può essere rivolto nessun appello, siamo gli unici che da anni combattono per il cessato del fuoco, nel silenzio di tutti. E ovviamente i meno titolati a parlare sono quelli che non dicono una parola nei confronti del genocidio di bambini a Gaza e fanno finta di preoccuparsi di altre cose e di altri personaggi che fanno parte del mondo della cultura, dell’arte e che non hanno nelle loro mani decisioni politiche”.

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