Firenze, truffa da 30 milioni alla onlus che gestisce il Duomo e il Battistero

Firenze, truffa da 30 milioni alla onlus che gestisce il Duomo e il Battistero

Nove persone fermate in diverse città

Scoperta dalla Polizia una truffa da 30 milioni di euro ai danni di una onlus. Vittima è l’Opera di Santa Maria del Fiore, onlus vittima di una truffa milionaria scoperta dalla Polizia di Stato, si occupa della conservazione del Duomo di Firenze e il Campanile di Giotto, nonché, dal 1777, del Battistero di San Giovanni e, dal 1891, della gestione del Museo dell’Opera di Santa Maria in Fiore, istituito per accogliere le opere d’arte che nel corso dei secoli erano state rimosse dal Duomo e dal Battistero.

L’operazione della polizia

Dalle prime ore dell’alba la Polizia di Stato sta dando esecuzione – nelle province di Brescia, Milano, Bergamo, Lodi, Prato, Rieti e Vicenza – a nove fermi di indiziato di delitto emessi dalla Procura della Repubblica di Brescia nei confronti di cittadini italiani, albanesi, cinesi e nigeriani, indagati per i reati di emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio e autoriciclaggio. Sono in corso perquisizioni anche nei confronti di numerose società coinvolte nel circuito delle false fatturazioni e del riciclaggio. Un decimo soggetto destinatario del provvedimento risulta allo stato irreperibile.

Le indagini della Squadra Mobile di Brescia – avviate nel mese di marzo 2025 a seguito di una truffa milionaria perpetrata ai danni dell’Opera di Santa Maria del Fiore, avrebbero disvelato un giro d’affari illegale che, nell’arco di circa 6 mesi, avrebbe prodotto un trasferimento illegale di denaro stimato in circa 30 milioni di euro.

Sono 21 le perquisizioni eseguite dall’alba tra Brescia, Milano e Bergamo. Le indagini hanno consentito di individuare a Milano un appartamento, intestato a una cittadina cinese, definito dagli investigatori, “un vero e proprio centro di stoccaggio del denaro contante“.

L’Opera di Santa Maria del Fiore fondata nel 1296

L’Opera, fondata dalla Repubblica Fiorentina nel 1296 con la partecipazione delle autorità ecclesiastiche cittadine per sovrintendere alla costruzione della nuova Cattedrale e del suo Campanile, dal 1998 ha assunto natura di onlus e persegue, tra i suoi fini istituzionali, “la tutela, promozione e valorizzazione, nelle funzioni religiosa, civile, culturale e storica della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, nonché di tutti gli altri suoi monumenti e fabbricati”.

Maxitruffa a S.Maria del Fiore, fratelli intermediari procacciavano clienti

Ruolo centrale nell’organizzazione che ha truffato per 30 milioni l’Opera Santa Maria in Fiore a Firenze era ricoperto da due fratelli italiani che facevano da intermediari capaci sia di individuare i ‘clienti’ sia di fornire proprie società cartiere intestate fittiziamente. I due mettevano in contatto gli imprenditori ‘fruitori del servizio con alcuni cittadini cinesi sedenti a Milano, Vicenza e Prato. I due intermediari e i cittadini cinesi – ciascuno attraverso le proprie società cartiere – avrebbero emesso le fatture e poi ricevuto il pagamento delle stesse, tramite bonifico bancario, su conti correnti nazionali ed esteri (accesi in Cina, Lussemburgo, Polonia, Germania, Spagna, Lituania, Nigeria e Croazia).Il passaggio di denaro contante avveniva attraverso il pagamento di una ‘commissione’: alle somme veniva applicata una percentuale che oscillava tra il 2 e il 7% della somma a favore dei cittadini cinesi e di un altro 2% a favore dei due fratelli italiani come ‘pagamento del servizio’.

Truffa Onlus, ‘pin’ di riconoscimento per consegnare i soldi

Il passaggio di denaro avveniva tra gli indagati attraverso un sisemta di verifica: gli indagati dovevano esibire un ‘pin’ di riconoscimento in occasione delle consegne di denaro. È quanto emerso dalle indagini della polizia di Brescia in merito alla maxitruffa ai danni dell’Opera Santa Maria del Fiore a Firenze. Due degli indagati avevano inoltre la funzione di ‘spalloni’: si occupavano del trasporto e della consegna del denaro direttamente nella Provincia di Brescia. 

Firenze, Opera s.Maria del Fiore indotta a bonifico di oltre 1,7 milioni di euro

L’Opera Santa Maria del Fiore è stata indotta a effettuare bonifici per pagare i lavori per oltre 1,7 milioni di euro (1.785.000 euro) su un conto corrente fittiziamente intestato. È quanto emerso dalle indagini della polizia di Brescia in merito alla maxitruffa ai danni dell’Opera Santa Maria del Fiore a Firenze. La Onlus, nell’ambito di una commessa assegnata ad un’impresa privata per i lavori di restauro e conservazione del Complesso Eugeniano di Firenze (Studio Fiorentino), è stata indotta a effettuare i bonifici attraverso un modello di truffa noto come ‘man in the middle’ o ‘business e-mail compromise’.

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