Anna Laura Valsecchi, la donna di 43 anni accoltellata alla schiena in piazza Gae Aulenti, a Milano, lo scorso lunedì mattina, è stata risvegliata e respira autonomamente. È tuttora ricoverata nell’ospedale Niguarda, le sue condizioni sono stabili ma la prognosi resta ancora riservata.
La confessione dell’aggressore
Vincenzo Lanni, 59 anni, reo confesso dell’attacco, ha affermato che la vittima è stata scelta a caso. La 43enne è stata accoltellata perché “simbolo del potere economico” contro cui l’aggressore ha voluto scagliare la propria rabbia di ex informatico, disoccupato, senza fissa dimora. Lanni ha confessato in maniera lucida quanto ha compiuto riconducendo il suo gesto a “forte risentimento nei confronti della comunità di recupero che lo scorso giovedì lo aveva allontanato per cattiva condotta” e alla “insofferenza per il licenziamento subito 10 anni prima da parte di un’azienda di programmazione informatica per cui lavorava”. Il 59enne originario di Bergamo adesso è in carcere e deve rispondere di tentato omicidio e porto abusivo di armi o oggetti atti offendere.
Vincenzo Lanni era già stato condannato
L’uomo era libero avendo espiato la pena di otto anni, di cui tre in struttura psichiatrica, dopo la condanna per una doppia aggressione ai danni di due anziani, avvenuta a poche ore di distanza il 20-21 agosto 2015 nei comuni della bergamasca di Villa di Serio ed Alzano Lombardo. Quando fu fermato, fu processato sempre per tentato omicidio.
Il 59enne, giovedì scorso, sarebbe stato allontanato per cattiva condotta dalla comunità di recupero nel Varesotto in cui si trovava per il percorso di reinserimento. Infatti otre alla sorella gemella, che aveva visto le foto diffuse dalle forze dell’ordine, anche il responsabile della comunità Exodus di Villadosia (Varese) ha contribuito a costruire l’identikit dell’uomo ricercato.

