Ha confessato Vincenzo Lanni, l’uomo che ha aggredito Anna Laura Valsecchi, la donna accoltellata a Milano, in piazza Gae Aulenti, nella mattinata di ieri. Nella notte, al termine dell’interrogatorio condotto dal sostituto procuratore Maria Cristina Ria, il 59enne, responsabile dell’aggressione, è stato fermato e portato nel carcere di “San Vittore”.
La vittima è stata scelta a caso dal suo aggressore. E’ quanto emerso nel corso dell’interrogatorio di Vincenzo Lanni. L’uomo ha riferito che non conosceva la donna e che “l’ha aggredita per mera scelta casuale, volendo colpire, attraverso lei, il contesto nel quale si trovava”.
Il fatto che la donna lavorasse all’interno del palazzo Unicredit, dove ha sede Finlombarda, è un “fattore del tutto estemporaneo”. Lanni ha confessato in maniera lucida quanto ha compiuto al mattino riconducendo il suo gesto a “forte risentimento nei confronti della comunità di recupero che lo scorso giovedì lo aveva allontanato per cattiva condotta” e alla “insofferenza per il licenziamento subito 10 anni prima da parte di un’azienda di programmazione informatica per cui lavorava”.
Il marito della donna accoltellata: “Mi ha detto che era un pazzo”
“Come un film, ero con lei fino a due minuti prima. L’ho raggiunta e mi ha detto solo: è un pazzo”. Così in una intervista al Corriere della Sera il marito della donna di 43 anni, accoltellata alla schiena nella mattinata di ieri in piazza Gae Aulenti a Milano. “Mi hanno detto che l’operazione è andata bene ma che le prossime 48 ore sono decisive”, afferma, raccontando di essere stato avvisato al telefono da una donna che gli ha telefonato con il cellulare della moglie, “una signora, che non conoscevo. Mi ha detto che si era fatta dare il telefono da mia moglie, e mi aveva chiamato. Mi ha detto: ‘Sono qui con sua moglie’. Mi ha detto cosa era successo. Ho ripreso la bicicletta, e sono volato là”. “Lei era ancora là, con il coltello infilzato nella schiena. Ma era sveglia e cosciente, almeno finché non l’hanno sedata”.

