Sito sessista spoglia le donne con l’IA: la denuncia di Francesca Barra

Sito sessista spoglia le donne con l’IA: la denuncia di Francesca Barra
Il post di Francesca Barra su Instagram

Il portale contiene migliaia di foto pornografiche realizzate artificialmente

Un nuovo sito sessista è stato scoperto dall Polizia Postale. Si tratta della piattaforma ‘Social Media Girl’. Secondo quanto è emerso fino ad ora dalle denunce delle vittime, nel database pubblico ci sarebbe un archivio di immagini pornografiche diffuse senza autorizzazione. La piattaforma utilizzerebbe un sistema di intelligenza artificiale in grado di “spogliare” qualsiasi donna, generando nudi digitali estremamente realistici a partire da semplici fotografie.
Tra le vittime figurano Anna Tatangelo, Chiara Ferragni, Diletta Leotta, Maria De Filippi, Cristina D’Avena, Benedetta Parodi, Chiara Francini, Annalisa, Angelina Mango, Andrea Delogu, Selvaggia Lucarelli, Maria Elena Boschi e molte altre. Nella sezione dedicata a Diletta Leotta sarebbero ricomparsi i file rubati anni fa dal suo cellulare, un’ulteriore violazione resa permanente dalla rete. Le indagini si concentrano soprattutto sul forum ‘Italian Nude Vip’, che raccoglie 46 pagine di immagini contraffatte.

La denuncia di Francesca Barra

A denunciare la presenza del portale è stata la giornalista e conduttrice Francesca Barra con un post su Instagram. “Ho scoperto ieri che su un sito per adulti circolano immagini di me nuda, generate con l’intelligenza artificiale”, ha scritto.

“Non sono io, ma qualcuno ha deciso di costruire quella menzogna per ottenere attenzione e insinuare il dubbio che potessi essermi mostrata in quel modo negli ambienti in cui lavoro o ho lavorato: in Mediaset e con Piero Chiambretti”, ha aggiunto Barra.”Ho pensato ai miei figli e ho provato imbarazzo e paura per ciò che avrebbero potuto sentire o leggere, se quelle immagini fossero finite nelle mani sbagliate. Non é arte, non é una scelta personale quindi ovviamente creata per suscitare morbosità pericolose perchè basate sull’alterazione della realtà senza consenso della diretta interessata – ha aggiunto -. E ho pensato alle figlie e ai figli di tutti, alle ragazze che subiscono la stessa violenza digitale e che forse non hanno i miei stessi strumenti per difendersi o la mia forza per reagire. É una violenza e un abuso che marchia la dignità, la reputazione, la fiducia”.

“Ho avuto paura per i miei figli”

“Poco prima della diretta sono stata avvisata da un mio follower, un uomo, che circolavano delle mie fotografie manipolate su un sito pornografico. Devo dire che mi è mancata la terra sotto i piedi inizialmente perché ho pensato ai miei figli e soprattutto mi è venuta paura pensando anche alle mie figlie, ovvero al mondo che stiamo consegnando loro, pericolosissimo. Io ho pensato che se fosse successo a mia figlia il pudore, la vergogna, magari l’avrebbero fatta sentire in pericolo e quindi ho deciso di denunciarlo e di renderlo pubblico, proprio per aiutare loro a far capire che noi non dobbiamo vergognarci di niente e che il problema non è fare o non fare certe fotografie o esporre il proprio corpo nudo, perché non è quello sbagliato”. Così Francesca Barra commenta a LaPresse l’ultimo caso delle donne spogliate con l’IA su un sito sessista sul quale sta indagando la polizia postale. “Molte persone dicono ‘non ti preoccupare, si capisce che non sono le tue’, il problema è il focus. Nessuno dovrebbe rendere il tuo corpo oggetto senza consenso e il concetto del consenso è fondamentale. Anche quando parliamo di rieducazione dei giovani e affrontiamo i casi di cronaca recenti capiamo che adulti e giovani non hanno capito che cosa sia il consenso. Voi dovete rispettare la nostra libertà decisionale, non potete disporre del nostro corpo come volete, e questo è importantissimo da dire. Dopo che ho fatto questa denuncia, tanti genitori mi hanno raccontato che ai figli, alle loro figlie era successo per esempio su Telegram questa manipolazione, che molte avevano paura di denunciare, proprio perché non volevano che questa cosa poi potesse diventare oggetto di scherno, o di commenti che non sapevano gestire, ecco perché persone come me che hanno questa visibilità, devono renderlo pubblico, ed è importante che me l’abbia segnalato un uomo, perché anche gli uomini devono prendere coscienza che senza il consenso diventa un reato, e che non sono scherzi, non sono giochi fra maschi“.

Lucarelli: “Oltre 50 vip nude su sito sessista”

“Sono oltre 50 le italiane note del sito con nudi realizzati con AI, da Federica Nargi a Maria De Filippi, da Andrea Delogu a Cristina D’Avena, da Chiara Ferragni a Elodie. E poi Anna Tatangelo, Elisabetta Canalis, Martina Colombari, Justine Mattera, Tess Masazza, Giulia De Lellis, Annalisa, Paola Perego, Caterina Balivo, Michelle Hunziker, Arisa, Francesca Fagnani, Veronica Gentili. Ci sono anch’io, tra questi nomi”. Lo scrive su Instagram Selvaggia Lucarelli. “È tutto su un forum che ospita oltre sette milioni di utenti, con decine di migliaia di iscritti attivi ventiquattro ore su ventiquattro – prosegue la giornalista – È che in realtà ha contenuti molto più gravi di questi, che leggerete e che non riguardano nomi noti. Ho scritto questo articolo, assieme a Serena Mazzini, due settimane fa. Eravamo indecise se pubblicarlo o meno perché, pur denunciando un fenomeno mostruoso, non volevamo dargli ulteriore diffusione. Oggi, però, non solo la notizia è diventata di dominio pubblico, ma i giornali hanno addirittura pubblicato il nome del sito, un errore incredibile che non può che aumentare la diffusione di queste immagini. Ma volevamo anche evitare i personalismi perché, dal momento che su quel sito ci sono anch’io, non volevo diventare la notizia, non mi interessava: trattandosi di immagini realizzate con intelligenza artificiale (simili a un fotomontaggio), non mi sono sentita terribilmente turbata e, credo, neppure le altre. Non era questo il punto, anche perchè avevamo avvisato molte donne presenti sulla stessa pagina, privatamente. Il punto era tentare di analizzare il fenomeno”. 

Il precedente

Poco più di un mese fa era stato scoperto un altro sito a contenuto sessista. In quel caso la Polizia Postale chiuse il sito phica.eu, che conteneva foto di donne, sottratte di nascosto, oltre ad altri scatti ancora una volta realizzati con l’intelligenza artificiale.

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