Assalto pullman tifosi Pistoia basket, proseguono le indagini. Procuratore: “Non c’è premeditazione”

Assalto pullman tifosi Pistoia basket, proseguono le indagini. Procuratore: “Non c’è premeditazione”
Al centro il procuratore capo di Rieti Paolo Auriemma, Rieti, 24 ottobre 2025 (Foto Orlando/LaPresse)

Marianella è morto a causa del sasso lanciato dagli ultras. Tre persone accusate di omicidio

Proseguono le indagini sull’assalto al pullman dei tifosi del Pistoia basket, avvenuto la sera del 18 ottobre scorso, nel quale ha perso la vita l’autista Raffaele Marianella, 65 anni. “Abbiamo risposto con rapidità a questo episodio e abbiamo restituito sicurezza alla cittadinanza. I fermi sono stati convalidati e il Gip ha applicato la misura cautelare”, ha detto il procuratore capo di Rieti Paolo Auriemma, durante la conferenza stampa in procura, dopo la convalida dei fermi dei tre ultras della Curva Terminillo.

Tre ultras accusati di omicidio

Le tre persone accusate di omicidio volontario sono Manuel Fortuna di 31 anni, Kevin Pellecchia di 20 e Alessandro Barberini di 53 anni. Secondo i primi accertamenti sarebbero vicini a gruppi di estrema destra. Le forze dell’ordine sono riuscite a risalire a loro grazie a un ragazzino, poco più che adolescente. Gli investigatori lo hanno ascoltato come testimone durante un’audizione protetta. Secondo quanto si apprende il giovane si trovava sull’aiuola spartitraffico della superstrada insieme ai facinorosi quando questi hanno lanciato dei sassi contro il bus dei tifosi del Pistoia basket (a bordo del quale viaggiavano 45 sostenitori) ferendo mortalmente Marianella.

Procuratore di Rieti: “Non c’è premeditazione”

“Sul posto abbiamo sequestrato, oltre a quello che ha ucciso l’autista, anche un’altra pietra. Stiamo svolgendo indagini per verificare la provenienza”, ha detto il dirigente della squadra mobile della questura di Rieti, Marco Stamegna, durante la conferenza stampa. “Al momento ai tre arrestati non viene contestata l’aggravante della premeditazione ma solo quella dei motivi futili. Le indagini stanno affrontando aspetti legati all’omicidio e non alla sfera politica che non c’entra con questa tragedia”, ha aggiunto il procuratore capo Paolo Auriemma.

“Da una prima relazione del medico legale, è emerso che la morte dell’autista è stata causata dal sasso. Dopo il referto definitivo dell’autopsia avremo maggiori elementi su tutta la dinamica”, ha detto ancora Auriemma. Il 65enne, secondo autista del mezzo, è morto dopo essere stato colpito da una pietra che aveva sfondato il parabrezza anteriore del bus.

Questore di Rieti: “Da inizio anno emessi 30 Daspo”

“Da inizio anno abbiamo emesso 30 Daspo nel corso delle varie manifestazioni sportive. L’agguato è avvenuto in una zona boschiva non illuminata e si sono evitati danni maggiori grazie all’intervento rapido. Abbiamo subito individuati alcuni soggetti e nell’attesa dei soccorsi un poliziotto ha cercato di rianimare l’autista”, ha affermato il questore di Rieti Pasquale Fiocco.

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