Oltre 38.000 firme, pari al 76% del totale, sono già state depositate per depositare in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare lanciata da The Good Lobby, Will Media e la Rete Voto Fuorisede.
Questo ulteriore passo in avanti, letto congiuntamente alle richieste di accesso al voto fuori sede in occasione dello scorso Referendum dell’8 e 9 giugno 2025 triplicate rispetto alle elezioni Europee 2024, conferma che una legge sul voto fuori sede non solo è possibile, ma è necessaria per garantire un diritto fondamentale e promuovere la partecipazione democratica.
La campagna avviata lo scorso 4 luglio non si ferma e l’impegno dei diversi promotori – realtà della società civile, associazioni universitarie, media e influencer, intende essere sempre più intenso e capillare per raggiungere le 50.000 firme entro il 2 gennaio 2026 e depositare la proposta in Senato dove, da regolamento, vige l’obbligo di discussione entro un mese.
“In un tempo in cui l’astensionismo raggiunge livelli sempre più preoccupanti, questa mobilitazione dal basso è la conferma che si possono costruire spazi di partecipazione civica per affrontare concretamente questo problema. Una partecipazione propositiva, che colma un vuoto della classe dirigente e chiede di rimuovere ogni ostacolo per la piena partecipazione politica e l’esercizio di un diritto fondamentale” afferma Yari Russo, campaigner di The Good Lobby Italia.
L’Italia resta l’unico Paese dell’UE a non avere una legge sul voto a distanza (insieme a Malta e Cipro dalle ridotte dimensioni territoriali): nonostante le sperimentazioni durante le ultime tornate elettorali e l’approvazione di una legge delega alla Camera nel luglio 2023, infatti, la legge delega sul voto fuorisede è ferma in Senato ormai da quasi due anni. Per questo The Good Lobby Italia, Will Media e la Rete Voto Fuori Sede hanno deciso di fare un passo ulteriore, lanciando a luglio 2025 una proposta di legge di iniziativa popolare sul voto fuorisede che ricalca la legge delega, ma introduce tre novità fondamentali: include tutti gli elettori fuorisede, indipendentemente dal motivo di spostamento; si applica a tutti i tipi di elezione; riduce da 18 a 6 mesi la delega al Governo per consentire di completare l’iter entro la fine della legislatura.
Voto ai fuori sede: proposta di legge popolare supera le 38mila firme

A lanciarla The Good Lobby, Will Media e la Rete Voto Fuorisede