Mentre si cercano altri eventuali complici dell’assalto, un ragazzino, poco più che adolescente, è stato ascoltato dagli investigatori come testimone chiave della sassaiola contro il bus sulla superstrada Rieti-Terni. Proprio lì, nei pressi dello spartitraffico, un assalto a sassate contro un pullman di tifosi del Pistoia Basket ha provocato la morte di Raffaele Marianella, 65 anni, secondo autista del mezzo. Un mattone, scagliato, ha infranto il parabrezza colpendolo mortalmente. Il giovane testimone, ascoltato in audizione protetta dalla Squadra Mobile e dalla Digos della Questura di Rieti, ha fornito elementi decisivi per le indagini. Era presente sul posto al momento dei fatti e ha indicato i presunti responsabili, Manuel Fortuna, di 31 anni, Kevin Pellecchia, di 20, e Alessandro Barberini, di 53. I tre, secondo l’accusa, avrebbero partecipato attivamente alla sassaiola e ora sono indagati per omicidio volontario in concorso.
Un quarto uomo indagato a piede libero
Un quarto uomo è indagato a piede libero. Gli arrestati, per i quali sarà chiesta la convalida dei fermi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rieti, saranno interrogati nelle prossime 48 ore. Tutti sono ritenuti appartenenti al gruppo ultras ‘Curva Terminillo’, legato anche ad ambienti dell’estrema destra. Intanto, la Procura di Rieti, con il procuratore capo Paolo Auriemma e il sostituto Lorenzo Francia, giovedì conferirà l’incarico per l’autopsia sul corpo di Marianella. Un atto fondamentale per ricostruire con precisione la dinamica dell’impatto che ha causato la morte dell’autista. In queste ore, la città di Rieti si interroga e si difende. “La Rsr Sebastiani Rieti intende precisare fermamente quanto segue”, si legge in una nota ufficiale della società sportiva. “Sin dal primo giorno questa società si è data la missione di distinguersi in termini di accoglienza verso squadre ospiti, arbitri e spettatori. Elementi riconosciuti in tutta Italia. Ma è altrettanto importante distinguere le responsabilità. Il fatto accaduto ci lascia sgomenti e lo condanniamo totalmente. Non tollereremo che la nostra immagine e quella della città vengano danneggiate ulteriormente”.
Pistoia Basket dedica prossimo match a Raffaele Marianella
Anche il Pistoia Basket ha scelto la via della memoria e del ricordo. Il presidente Joseph David, infatti, ha voluto dedicare il prossimo match contro la JuVi Cremona a Raffaele Marianella. “Facciamo in modo che la sua morte non sia vana. La violenza non può trovare spazio nello sport. I giocatori devono giocare, gli allenatori allenare, gli arbitri arbitrare e i tifosi tifare, sempre con rispetto”, ha detto in una nota. David ha poi ringraziato pubblicamente la società reatina per la solidarietà e l’assistenza offerta ai tifosi del Pistoia nei momenti più difficili: “Non dobbiamo dimenticare che la vita, il rispetto e l’umanità sono valori più importanti di ogni vittoria o sconfitta”. Ma la vicenda, per la sua gravità, ha acceso un faro a livello nazionale. Il procuratore nazionale Antimafia, Giovanni Melillo, è intervenuto duramente sul tema, allargando lo sguardo oltre i confini della cronaca. “Credo che non servissero i drammatici fatti di Rieti per riflettere sulla militarizzazione di gruppi violenti che ruotano non solo attorno al calcio, ma anche ad altri sport, come il basket. Questi gruppi si ispirano a parole d’ordine suprematiste e antisemite. Non dovremmo stupirci più, ma agire”.
Daspo per altre nove persone
Intanto il questore di Rieti, Pasquale Fiocco, ha emesso nove provvedimenti di Daspo nei confronti di alcuni ultras della compagine reatina. La durata del Daspo sarà di cinque anni per otto tifosi, mentre uno di loro, già sottoposto ad analogo divieto, oltre a rispondere della violazione delle relative prescrizioni, non potrà assistere a manifestazioni sportive per otto anni. Ai tre fermati nell’ambito delle indagini successive all’omicidio dell’autista del pullman, invece, verrà notificato in carcere l’avvio del relativo procedimento amministrativo finalizzato all’emissione del Daspo.