Funerali di Stato per i carabinieri morti, a Padova Mattarella e Meloni. Applausi e commozione – La diretta

Funerali di Stato per i carabinieri morti, a Padova Mattarella e Meloni. Applausi e commozione – La diretta

I tre militari hanno perso la vita nella strage di Castel d’Azzano, nel Veronese, il 14 ottobre scorso

Funerali di Stato per i tre carabinieri morti nella strage di Castel d’Azzano, nel Veronese, il 14 ottobre scorso. Davide Bernardello, padovano di 36 anni, Marco Piffari Valerio Daprà, entrambi bresciani di 56 anni, hanno perso la vita nell’esplosione del casolare dei fratelli Ramponi, Maria Luisa, Dino e Franco. La camera ardente è stata aperta dalle 6 alle 14 mentre le esequie sono cominciate alle 16 nella Basilica di Santa Giustina, a Padova, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della premier Giorgia Meloni.

Funerali di Stato per i tre carabinieri morti a Castel D’Azzano – La diretta
Inizio diretta: 17/10/25 12:00
Fine diretta: 17/10/25 19:00
Zaia: "Una vera tragedia, morire così non ha senso"

“Questa è la storia di una vera tragedia, un bollettino di guerra: tre morti e una ventina di feriti. Morire così, per servire lo Stato, non ha alcun senso. Penso che la presenza di così tante istituzioni, dal presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio e 7-8 ministri, sia la prova della vicinanza dello Stato e sta a significare il sacrificio di questi servitori dello Stato”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, al termine dei funerali di Stato a Padova dei tre carabinieri morti nell’esplosione di Castel d’Azzano. “Erano persone rigorose, che conoscevano fino in fondo il termine sacrificio, del dovere, del rispetto delle regole e delle leggi. Poi trovarsi davanti a una situazione del genere paradossale, con tre individui che riempono la propria abitazione di gas e la fanno esplodere è una situazione impensabile. Siamo qui uniti con tutte le famiglie, per esprimere le condoglianze mie e di tutti i veneti. Il ministro Crosetto lo ha detto: ‘Il ricordo è fondamentale’”, ha aggiunto.

Luongo: "Tragedia ha toccato cuore italiani, dolore spinta ad andare avanti"

La tragedia di Castel d’Azzano “ha toccato il cuore di tutti gli italiani. Abbiamo perso tre uomini che hanno adempiuto al loro dovere in modo esemplare. La testimonianza” dell’affetto “è stata data dalla presenza delle massime autorità dello Stato e anche da tanti cittadini che battevano le mani ed erano vicini a questi tre ragazzi. La cosa più importante ora è stare vicini alle famiglie, perché è importante che il loro dolore diventi anche per noi una motivazione ad andare avanti e continuare ad assicurare quella necessaria sicurezza ai cittadini e alle comunità che ci vengono affidate”. È arrivato “l’abbraccio di tutti”. Lo ha detto Salvatore Luongo, Comandante generale dell’Arma dei carabinieri, al termine dei funerali di stato a Padova dei tre militari morti nell’esplosione di Castel d’Azzano, nel Veronese.

Mattarella e Meloni salutano familiari carabinieri morti

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lasciato la basilica di Santa Giustina, a Padova, dopo i funerali dei tre carabinieri morti nell’esplosione di martedì scorso a Castel d’Azzano. Il capo dello Stato ha attraversato a piedi il sagrato. Dietro di lui, tra gli altri, la premier Giorgia Meloni e i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, oltre ai vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani e agli altri rappresentanti di governo. Prima di lasciare Prato della Valle si sono avvicinati ai feretri avvolti dal tricolore. Mattarella ha salutato i familiari delle vittime, uno per uno. Visibilmente commossi, tra gli altri, la premier Giorgia Meloni, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il vicepremier Antonio Tajani. Lasciando in auto Prato della Valle, il capo dello Stato è stato applaudito dalle persone in piazza.

Feretri escono da Basilica, accolti da lungo applauso

Dopo i funerali di Stato, i feretri di Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Piffari – i tre carabinieri morti nell’esplosione di Castel d’Azzano, nel Veronese – sono usciti dalla Basilica di Santa Giustina, a Padova, accolti da un lungo applauso, sia delle persone all’interno della basilica sia di quelle sul sagrato. A seguire gli onori militari.

Crosetto: "Dolore Italia è qui, Stato non dimentica"

“L’Italia è qua e si raccoglie in un profondo dolore per i tre carabinieri” morti nell’esplosione di Castel d’Azzano. “Tre carabinieri, tre soldati, tre servitori dello Stato. Penso che tutti i carabinieri d’Italia”, impegnati in Italia e all’estero, “siano con voi. A nome loro, voglio abbracciarvi. Non ci sono parole per consolarvi, posso farvi una promessa solenne: tutti i nostri nomi sono scritti sulla sabbia delle memorie delle persone che ci vogliono bene, il nome dei giusti no. È scritto nella memoria della Repubblica e le forze armate sono custodi della memoria. Lo Stato non dimentica”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo nella basilica di Santa Giustina, a Padova, al termine dei funerali di Stato.

Fratello Pifferi: "Loro sacrificio non sia vano"

Marco, Valerio e Davide. Tre carabinieri che hanno dato la vita in nome della giustizia. Per senso del dovere e di appartenenza. Quello che voglio dire oggi con forza è che il loro sacrificio non sia reso vano. Faccio appello affinché episodi simili non debbano più accadere”. Così Andrea, fratello di Marco Pifferi, uno dei tre carabinieri morti nell’esplosione del casolare a Castel d’Azzano, nel Veronese, nel corso dei funerali di Stato all’interno della Basilica di Santa Giustina, a Padova.

Figlio Daprà: "Insensata tragedia me l'ha strappato via"

“Oggi sono qui non solo come figlio ma come una persona che ha avuto il privilegio di chiamare ‘papà’ un uomo che ha dedicato la sua vita al dovere, al servizio e all’onore“. Così Christian, figlio di Valerio Daprà, uno dei tre carabinieri morti nell’esplosione del casolare a Castel d’Azzano, nel Veronese, nel corso dei funerali di Stato all’interno della Basilica di Santa Giustina, a Padova. “Mio padre ha scelto una strada fatta di coraggio, sacrificio e responsabilità”, ha proseguito il giovane visibilmente commosso. “Per lui era importante quel senso di responsabilità che era costantemente presente in lui, insieme alla pacatezza e alla modestia sincera. Queste sono le qualità che ha sempre cercato di trasmettermi e anche se questa insensata tragedia lo ha strappato a me e all’affetto di tutti coloro che lo hanno amato, io voglio credere che questa eredità caratteriale e morale continui a parlarmi anche nel silenzio”.

Papà Bernardello: "Per lui sogno diventare carabiniere, vola in alto"

“Davide, sei diventato quello che più desideravi, un carabiniere d’Italia. Davide” così facendo “ha potuto realizzare uno dei più grandi amori della vita oltre a quello per la moglie. Ho ricevuto tantissime testimonianze del tuo essere carabiniere. Per noi, anche per la mamma, un figlio meraviglioso. Eri sincero, generoso e sempre pronto ad aiutare. Vola in alto, Davide, sarai sempre nei nostri cuori”. Lo ha detto Freddie Bernardello, padre del 36enne Davide Bernardello, uno dei tre carabinieri morti nell’esplosione di martedì scorso a Castel d’Azzano, nel Veronese, intervenendo al termine dei funerali di Stato nella basilica di Santa Giustina, a Padova. Le parole di Freddie Bernardello e degli altri familiari dei carabinieri deceduti sono state accolte da applausi all’interno e anche all’esterno della basilica, dove le persone assiepate dietro le transenne sono commosse.

Mattarella e Meloni in prima fila a funerali Stato carabinieri

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è seduto in prima fila nella basilica di Santa Giustina, a Padova, dove sono in corso i funerali di Stato dei tre carabinieri morti nell’esplosione di Castel d’Azzano (Verona) di martedì scorso. Accanto al capo dello Stato, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, la premier Giorgia Meloni, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

Monsignor Saba: "Volto bello umanità è nel servire il prossimo"

“I nostri fratelli Marco, Valerio e Davide, hanno seguito la via del servizio per il bene comune. Nel loro incontro con Cristo si saranno specchiati in Lui vedendo così che il volto bello dell’umanità sta nel servire il prossimo, nel promuovere il bene che edifica”. Così monsignor Gian Franco Saba, ordinario militare per l’Italia, nell’omelia per i funerali di Stato all’interno della Basilica di Santa Giustina, a Padova per i tre carabinieri Marco Piffari, Davide Bernardello e Valerio Daprà, morti nell’esplosione del casolare a Castel d’Azzano, nel Veronese.

Monsignor Saba: "Vittoria sul male è di chi serve la Patria"

“La vittoria sul mondo e sul male è anche l’amore di chi serve la Patria, cioè il prossimo, garantendo la giustizia, il bene comune, la stabilità delle istituzioni preposte a custodire nell’ordine e nell’armonia la comunità umana”. Così monsignor Gian Franco Saba, ordinario militare per l’Italia, nell’omelia per i funerali di Stato all’interno della Basilica di Santa Giustina, a Padova per i tre carabinieri Marco Piffari, Davide Bernardello e Valerio Daprà, morti nell’esplosione del casolare a Castel d’Azzano, nel Veronese.

Monsignor Saba: "Vittime hanno sperimentato convivialità del male"

“Questi nostri cari fratelli, proprio mentre celebravano il servizio per il bene comune hanno sperimentato la convivialità del male”. Così monsignor Gian Franco Saba, ordinario militare per l’Italia, nell’omelia per i funerali di Stato all’interno della Basilica di Santa Giustina, a Padova per i tre carabinieri Marco Piffari, Davide Bernardello e Valerio Daprà, morti nell’esplosione del casolare a Castel d’Azzano, nel Veronese. “Il turbamento profondo che Gesù legge nel cuore dei discepoli è la paura dell’abbandono. Nei momenti soprattutto di dolore può capitare di sentire questa tentazione: ‘Dio mi abbandona’, ‘Dio non è presente’. ‘Perché Signore non sei stato con noi in quest’ora drammatica?’. Ma Gesù sente forte questa angoscia e la esplicita – non la tiene per sé – perché desidera rassicurare, consolare i suoi discepoli di allora e oggi i familiari di Marco, Valerio e Davide: ‘Non sia turbato il vostro cuore, vado a prepararvi un posto’”, prosegue mons Saba.

 

Monsignor Saba: "Morte carabinieri evento duro e incomprensibile"

“Duro, doloroso e umanamente incomprensibile è il drammatico evento che ha provocato la morte di Marco, Valerio e Davide, e il ferimento di tanti operatori in servizio per il bene comune”. Così monsignor Gian Franco Saba, ordinario militare per l’Italia, nell’omelia per i funerali di Stato all’interno della Basilica di Santa Giustina, a Padova per i tre carabinieri Marco Piffari, Davide Bernardello e Valerio Daprà, morti nell’esplosione del casolare a Castel d’Azzano, nel Veronese. “A voi cari familiari di Marco, Valerio e Davide, l’abbraccio di tutti e la preghiera unanime. E a tutti coloro che sono stati dolorosamente coinvolti e feriti nel tragico evento, da questa casa di preghiera un saluto carico di affetto, vicinanza e di affidamento”.

Delegazione Pd con Schlein a Padova per funerali di Stato

La delegazione del Pd guidata dalla segretaria Elly Schlein è giunta a Padova per partecipare ai funerali di Stato dei tre carabinieri morti martedì scorso nell’esplosione di Castel d’Azzano, nel Verona, al via alle 16 nella basilica di Santa Giustina, in Prato della Valle.

Feretri avvolti nel Tricolore entrano in basilica

I feretri dei carabinieri Marco Piffari, Davide Bernardello e Valerio Daprà – giunti a ridosso della basilica di Santa Giustina in Prato della Valle, a Padova – sono arrivati avvolti nel Tricolore, accolti dal picchetto d’onore e dalla fanfara.

Feretri carabinieri accolti da applausi

I feretri dei carabinieri morti nell’esplosione di Castel d’Azzano, nel Veronese, Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Piffari, sono arrivati accompagnati da un lungo applauso della piazza sul sagrato della basilica di Santa Giustina, in Prato della Valle a Padova, dove si terranno tra poco i funerali di Stato. Ad accogliere le tre bare, avvolte dal tricolore, il picchetto d’onore. Sono entrati nell’abbazia, oltre alle più alte cariche dello Stato quali il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni e i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Fontana, anche alcuni dei feriti, tra cui il carabiniere Domenico Gabriele Martella. Le bare dei tre militari dell’Arma sono state portate a spalla all’interno dell’abbazia da colleghi insieme ad altri carabinieri in alta uniforme. Le centinaia di persone presenti in Prato della Valle, dietro le transenne, hanno seguito il trasporto dei feretri in silenzio. Nella basilica di Santa Giustina sono state celebrate il 5 dicembre 2023 le esequie di Giulia Cecchettin.

Feretri carabinieri arrivati in basilica a Padova

Il corteo con i feretri del luogotenente Marco Piffari, del carabiniere scelto Davide Bernardello e del brigadiere capo Valerio Daprà sono giunti a ridosso della basilica di Santa Giustina in Prato della Valle, a Padova, dove si stanno per celebrare i funerali di Stato per dare l’ultimo addio ai tre carabinieri vittime dell’esplosione di Castel d’Azzano, nel Veronese. Un lungo applauso accompagna i feretri giunti dal comando dei carabinieri dove è stata allestita la camera ardente.

Il rito sarà celebrato da monsignor Gian Franco Saba, ordinario militare per l’Italia, insieme al vescovo di Padova, mons Claudio Cipolla. Presenti le quattro più alte cariche istituzionali, ministri ed esponenti politici, forze dell’ordine ma anche tanta gente comune. Presenti anche alcuni carabinieri rimasti feriti nella deflagrazione.

Mattarella e Meloni arrivati alle esequie

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato a Padova per partecipare ai funerali di Stato dei tre carabinieri morti martedì scorso nell’esplosione di Castel d’Azzano, nel Veronese, che si tengono nella basilica di Santa Giustina, in Prato della Valle. Il capo dello Stato è giunto accolto dagli applausi delle centinaia di persone assiepate dietro le transenne. Anche la premier, Giorgia Meloni, è arrivata alla chiesa per i funerali. 

 

La Russa e Fontana arrivati a Padova 

I presidenti del Senato e della Camera dei deputati, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, sono giunti alla Basilica di Santa Giustina di Padova per partecipare alle esequie di Stato dei carabinieri Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello, i tre carabinieri vittime dell’esplosione di Castel d’Azzano (Verona).

Tajani e Salvini a funerali di Stato carabinieri

I vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini sono arrivati a Padova per i funerali di Stato dei carabinieri morti nell’esplosione di Castel d’Azzano, nel Veronese, al via alle 16 nella basilica di Santa Giustina. Presenti, tra gli altri, anche i ministri Carlo Nordio (Giustizia), Matteo Piantedosi (Interno), Paolo Zangrillo (Pa), Anna Maria Bernini (Università e ricerca), Andrea Abodi (Sport).

I fratelli Ramponi guardati a vista in carcere, 'molto taciturni'

Franco e Dino Ramponi, che insieme alla sorella Maria Luisa sono accusati di strage per la morte di tre carabinieri a Castel D’Azzano, nel Veronese, si trovano entrambi nella Casa circondariale di Verona Montorio ma non si possono incontrare, come apprende LaPresse da fonti informate. Il “divieto di incontro” tra i due fratelli è stato disposto dalla Procura. Tutti e due si trovano nella sezione denominata “infermeria” e sono sottoposti ad una “attenta sorveglianza” a scopo precauzionale. Fonti riferiscono che sono “molto taciturni”.

Crosetto arrivato a Padova per funerali di Stato

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è arrivato a Padova per partecipare ai funerali di Stato dei tre carabinieri morti martedì scorso nell’esplosione di Castel d’Azzano. Prima di accedere alla basilica di Santa Giustina, in Prato della Valle, Crosetto è entrato nella Caserma ‘O. Salomone’ dei carabinieri accanto all’abbazia.

Prefetto di Bologna rende omaggio ai tre carabinieri

Questa mattina il Prefetto di Bologna, Dott. Enrico Ricci, accompagnato da altre autorità civili e militari, si è recato presso la Caserma “Luciano Manara”, sede della Legione Carabinieri Emilia Romagna e del Comando Provinciale di Bologna, per rendere omaggio a Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello, i tre Carabinieri morti nell’esplosione del 14 ottobre 2025 a Castel D’Azzano (VR).Il momento di raccoglimento si è svolto con le bandiere a mezz’asta, alla presenza dei Comandanti di sede, Generale di Brigata Enrico Scandone e Generale di Brigata Ettore Bramato, di una rappresentanza di Carabinieri e del Cappellano Militare, Don Luca Giuliani. 

Meloni posta le foto delle vittime: "Eroi silenziosi, non saranno dimenticati"

“Oggi l’ultimo saluto a Davide, Marco e Valerio: tre carabinieri che hanno servito l’Italia con onore e dedizione fino all’ultimo istante. Il loro coraggio, il senso del dovere e l’esempio che ci lasciano non saranno dimenticati”. Così la premier Giorgia Meloni che sui social posta una fotografia dei tre carabinieri deceduti nell’esplosione del casolare nel Veronese, con la scritta “eroi silenziosi”. 

Valditara: "Minuto di silenzio nelle scuole per i carabinieri morti"

“All’inizio delle lezioni si è tenuto oggi in tutte le scuole italiane un minuto di silenzio per commemorare Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello, carabinieri morti nell’adempimento del dovere. Il loro sacrificio, che onoriamo con commozione, ci ricorda che la nostra democrazia si fonda sul rispetto della legalità. L’Arma ne è ogni giorno un baluardo e un presidio”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. 

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