Alessia Pifferi, consulente della difesa: “Non è in grado di valutare le sue azioni”

La difesa di Alessia Pifferi ribadisce la seminfermità mentale della donna, condannata per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di 18 mesi, a Milano, nel luglio 2022. “Noi abbiamo fatto una consulenza dove, sulla base dei dati documentali e sugli stessi dati che hanno messo in evidenza anche i periti, arriviamo alla conclusione di una seminfermità mentale. Esiste una condizione patologica che limitava grandemente la capacità della signora Pifferi ad autodeterminarsi al momento dei fatti. Alessia Pifferi, a nostro avviso, non ha la capacità di valutare adeguatamente le sue azioni, le sue omissioni e le possibili conseguenze”, ha detto il consulente della difesa, professor Pietro Pitrini, al termine dell’udienza del processo d’Appello nella quale i periti hanno discusso della capacità di intendere e di volere della 40enne condannata in primo grado all’ergastolo.