Ottava vittima nel Lazio per il virus West Nile. Si tratta, fa sapere la Regione, di un uomo di 80 anni, residente ad Aprilia, morto questa mattina nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Il paziente, con patologie concomitanti, era ricoverato da circa tre settimane presso il nosocomio pontino.
Ieri i primi casi segnalati in Trentino
È stato segnalato al Servizio di igiene del Dipartimento di prevenzione un caso di infezione da West Nile in una signora rientrata in Trentino dopo un periodo di vacanza. Lo fa sapere l’Azienda provinciale per i servizi sanitari. La paziente, le cui condizioni sono al momento stabili, è ricoverata in ospedale. Il Dipartimento di prevenzione dell’Apss, per ridurre al minimo il rischio di punture e al contempo contrastare la diffusione dell’infezione in provincia di Trento, invita la popolazione che si reca in viaggio a seguire alcuni consigli pratici.
Si raccomanda di seguire alcune semplici, ma essenziali, indicazioni, specialmente nelle ore serali e notturne, quando le zanzare Culex sono più attive: applicare repellenti cutanei sulla pelle esposta; indossare abiti coprenti preferendo indumenti chiari, pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe; ridurre l’utilizzo di profumi intensi che possono attirare le zanzare; installare quando possibile zanzariere a porte e finestre o soggiornare in ambienti climatizzati; eliminare i ristagni d’acqua e svuotare sottovasi o altri contenitori e coprire con teli le vasche per gli animali e le piscine gonfiabili dove le zanzare possono deporre le uova. Apss ricorda inoltre l’importanza della diagnosi precoce e invita, soprattutto al rientro da viaggi in zone in cui la malattia è endemica, a recarsi dal proprio medico di famiglia se nei giorni successivi a una puntura di zanzara si avvertono sintomi come febbre, eruzioni cutanee o manifestazioni neurologiche.
Convocata la Commissione Grandi Rischi
Si è tenuto ieri, presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile, un incontro della Commissione Grandi Rischi, convocata dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, per fornire una valutazione tecnico-scientifica dello scenario epidemiologico legato alla circolazione del West Nile Virus (WNV).Al centro della riunione, il confronto tra componenti del settore rischio ambientale e igienico-sanitario della Commissione Grandi Rischi ed esperti esterni, finalizzato all’individuazione di possibili misure di protezione civile utili in risposta alla richiesta di collaborazione avanzata dal Ministero della Salute.
Nel corso dell’incontro, presieduto dal Capo del Dipartimento, è stato sottolineato come il virus sia endemico in Italia da tempo, e che non vi è evidenza di incremento numerico dei casi di patologia dovuta a infezione da West Nile Virus registrati quest’anno, sebbene un elemento di novità rispetto agli anni passati sia rappresentato dalla maggior concentrazione di casi in regioni del centro-sud del Paese. La Commissione ha inoltre rilevato che negli anni precedenti il periodo di picco si è registrato durante il mese di agosto.