Sul caso di Raoul Bova e dell’audio ‘rubato’ e poi diffuso senza consenso, il Garante per la Privacy ha aperto un’istruttoria. La decisione del Garante è arrivata “a seguito della diffusione dell’audio, o di estratti della conversazione privata, dell’attore al fine di accertare eventuali violazioni della normativa privacy e delle Regole deontologiche dei giornalisti”.
Lo comunica il Garante precisando che “l’audio, diffuso senza consenso, proviene da una conversazione privata via chat tra l’attore e un soggetto terzo. Il contenuto è stato successivamente rilanciato sui social, spesso accompagnato da post, video e vignette dal tono ironico o denigratorio, ottenendo un’ampia risonanza mediatica”. L’Autorità, precisa ancora la nota, “intervenuta a seguito del reclamo dell’attore, ha inoltre emesso un avvertimento nei confronti di tutti i potenziali utilizzatori dell’audio o di contenuti estratti dalla conversazione privata dell’attore, ribadendo che la loro ulteriore diffusione potrà comportare l’adozione di ogni provvedimento ritenuto opportuno, anche di carattere sanzionatorio”.
Nei giorni scorsi Bova ha deciso di nominare l’avvocata Annamaria Bernardini De Pace, sua ex suocera, come legale nella causa civile relativa all’affidamento dei figli avuti con la ex compagna Rocio Munoz Morales, dalla quale si è recentemente separato, ma anche per assisterlo nel depositare l’esposto che l’attore ha presentato al Garante della Privacy per la diffusione dell’audio e delle chat con la 23enne Martina Ceretti, fatti circolare da Fabrizio Corona e successivamente rilanciati sui social anche da account importanti come Ryanair e Torino e Napoli calcio.