Deloro, raggiunto accordo per reintegro dell’operaio licenziato

Deloro, raggiunto accordo per reintegro dell’operaio licenziato

Modificato il licenziamento in provvedimento disciplinare dopo il presidio di lavoratori e sindacati

Deloro Microfusione comunica di “aver raggiunto e firmato in data odierna un accordo congiunto col lavoratore Fabio Orlando per la conversione del licenziamento in provvedimento disciplinare conservativo che prevede il rientro in azienda il 17 novembre”.

“L’azienda,- scrive la società in una nota – nei giorni scorsi, ha lavorato attivamente per risolvere le criticità emerse nella vicenda, sia a livello personale che professionale, e raggiungere un’intesa condivisa. Deloro Microfusione ribadisce il proprio impegno nella tutela dei lavoratori senza distinzione di sorta riguardo alla situazione personale o familiare e auspica il pieno ripristino di un clima di serenità e collaborazione in azienda”.

L’operaio di Fizzonasco (Mi) Fabio Orlando era stato licenziato dopo aver segnalato un errore sui permessi ottenuti con la legge 104 per assistere la moglie malata.

La ricostruzione della vicenda: dal licenziamento al presidio dei lavoratori Deloro

I lavoratori della Deloro Microfusione di Pieve Emanuele, in provincia di Milano, avevano avviato un presidio permanente davanti allo stabilimento per protestare contro il licenziamento di Fabio Orlando, dipendente dell’azienda da 25 anni e delegato sindacale Fiom, considerato da colleghi e sindacato “del tutto illegittimo”. A spiegare la vicenda ai giornalisti era stato Luigi Orlando, fratello dell’operaio licenziato e anch’egli delegato sindacale Fiom nella stessa azienda: “Siamo qui a manifestare perché venerdì scorso è stato licenziato Fabio Orlando, dipendente di questa azienda da 25 anni. Io sono suo fratello e anche delegato sindacale, ma ci tengo a precisare che questa non è una questione personale o familiare: qui si parla di un licenziamento che riteniamo del tutto illegittimo”.

Secondo quanto riferito dai manifestanti, il provvedimento aziendale sarebbe stato motivato da un errore burocratico relativo alla Legge 104 sull’assistenza ai familiari disabili: Orlando, durante una revisione all’INPS della 104 per la moglie, ha scoperto che non aveva più diritto al beneficio da tre anni. Immediatamente si è autodenunciato, presentando la documentazione sia all’INPS che alla propria azienda. “In un primo momento, l’azienda aveva assicurato che si sarebbe sistemato tutto: si sarebbe solo trattato di fare i conteggi economici e restituire quanto dovuto. Sembrava una soluzione ragionevole. Ma non è andata così”, spiegano i lavoratori. Il presidio, che proseguirà a oltranza, è stato accompagnato da un corteo per le vie della cittadina, in attesa di un confronto con i vertici aziendali.

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