Omicidio Gemona, gip: “Lorena Venier resta in carcere, Maylin Castro in struttura protetta”

Omicidio Gemona, gip: “Lorena Venier resta in carcere, Maylin Castro in struttura protetta”
Alessandro Venier – Foto da Facebook

Madre e nuora sono accusate di aver ucciso e fatto a pezzi Alessandro Venier, 35 anni

La gip di Udine Mariarosa Persico ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare in carcere per Lorena Venier e la custodia attenuata in una struttura protetta per Maylin Castro Monsalvo (come previsto per le madri di figli d’età inferiore all’anno). Le due donne, rispettivamente madre e compagna di Alessandro Venier, sono accusate di omicidio pluriaggravato in concorso, vilipendio e occultamento di cadavere per la morte del 35enne, ucciso e fatto a pezzi a Gemona, in provincia di Udine. 

Legale Venier: “Ha confermato le accuse a suo carico”

Lorena Venier “ha confermato le accuse a suo carico che sono state cristallizzate in un capo di imputazione per omicidio pluriaggravato in concorso con la nuora. La signora ha confermato gli addebiti, ha specificato le modalità, le condotte, ha chiarito le responsabilità di ogni singola parte”. Così a LaPresse l’avvocato Giovanni De Nardo, legale difensore della 61enne accusata di aver ucciso e fatto a pezzi il figlio assieme alla nuora. La donna ha parlato per circa un’ora nel corso dell’udienza di stamattina. Per quanto riguarda il movente “è da cercare direttamente all’interno delle dinamiche familiari e specialmente nella figura del figlio”, precisa l’avvocato.

Avviate le pratiche per l’adozione della figlia di Venier e Castro Monsalvo

La legale di Maylin Castro Monsalvo, Federica Tosel, ha fatto sapere di aver avviato le procedure per far adottare la figlia della donna, di sei mesi, dai nonni. “La bambina ha una famiglia che la vuole crescere”, ha detto a LaPresse l’avvocata che difende la 30enne di origine colombiana. La piccola per ora è stata affidata ai servizi sociali.

La madre: “Ho fatto un gesto mostruoso”

La madre della vittima, 61 anni, ha confessato il delitto ai pm, consapevole del gesto “mostruoso e innaturale” commesso. Secondo quanto ricostruito dall’assassina, Alessandro Venier sarebbe stato ucciso venerdì scorso, il 25 luglio. “La sua preoccupazione principale – ha riferito il suo legale – è stata quella per la nipote di sei mesi, consapevole che forse non rivedrà mai più la bambina”.

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