Inchiesta urbanistica Milano, Tancredi: “Agito nell’interesse del Comune”. Anche Manfredi Catella dal gip

Inchiesta urbanistica Milano, Tancredi: “Agito nell’interesse del Comune”. Anche Manfredi Catella dal gip
Manfredi Catella – Foto Ottico

Gli indagati che rischiano gli arresti oggi davanti al gip Mattia Fiorentini

Al via questa mattina davanti al giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini, al settimo piano del tribunale di Milano, gli interrogatori di sei tra i principali indagati nell’inchiesta sull’urbanistica milanese, per i quali la procura ha chiesto misure cautelari. Gli interrogatori sono andati avanti tutto il giorno.

Davanti al gip Marinoni, Catella e Tancredi

Davanti al gip hanno sfilato Giuseppe Marinoni, ex presidente della commissione Paesaggio accusato di corruzione, falso e induzione a fare o promettere utilità e per il quale la procura ha chiesto l’arresto, l’ex assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, su cui pende l’accusa di corruzione e una richiesta di arresti domiciliari, il presidente del gruppo Coima, Manfredi Catella, accusato di corruzione e falso nell’ambito di progetti come quello di Scalo Romana e Pirellino, anche per quest’ultimo la procura ha richiesto il carcere.

Inchiesta urbanistica Milano
Le notizie di oggi 23 luglio
Inizio diretta: 23/07/25 09:00
Fine diretta: 23/07/25 23:59
Manfredi Catella rinuncia alle deleghe per i rapporti con la Pa

Il fondatore di Coima, Manfredi Catella, rinuncia alle deleghe per i “rapporti con la pubblica amministrazione” inclusi quelli con “professionisti che rivestano anche ruoli nell’ambito della pubblica amministrazione”. Lo fa sapere con una nota l’imprenditore al termine delle due ore di interrogatorio preventivo davanti al gip di Milano che deve decidere sulla richiesta di arresti domiciliari della Procura con accuse di corruzione di alcuni membri della commissione paesaggio e induzione indebita sul progetto dell’ex Pirellino. E’ stato lo stesso 57enne amministratore delegato di Coima sgr a proporre nella giornata di ieri al consiglio di amministrazione di “rimodulare le deleghe”. Il cda ha “deliberato positivamente” dopo espresso “apprezzamento” per la decisione. 

Anche Manfredi Catella dal gip

Anche Manfredi Catella è comparso davanti al gip al tribunale di Milano. 

Ho risposto a tutte le domande, e mi ha il giudice la possibilità di spiegare: ho risposto come volevo, tutto quello che potevo dire l’ho detto” ha detto Manfredi Catella, ceo e fondatore di Coima, uscendo dal Tribunale di Milano dopo due ore di interrogatorio preventivo con il gip Mattia Fiorentini che deve decidere sulla richiesta di arresti domiciliari con l’accusa di corruzione.

Tancredi: "Ho sempre agito nell'interesse del Comune"

“Ho sempre agito per interesse del Comune di Milano”. E’ quanto ha detto Giancarlo Tancredi, l’ex assessore alla Rigenerazione urbana, durante l’interrogatorio preventivo davanti al gip Mattia Fiorentini che deve decidere sulla richiesta di arresto ai domiciliari. Da quanto si apprende l’ex dirigente dell’Urbanistica, chiamato da Giuseppe Sala in giunta nel 2021, negli oltre 90 minuti del suo interrogatorio ha difeso il proprio operato e quello del sindaco di Milano senza mai scaricare responsabilità sul primo cittadino. Ha detto di non aver mai agito per denaro né percepito “utilità” o per avvantaggiare l’ex presiedente della commissione paesaggio, Giuseppe Marinoni, come da una delle imputazioni che gli viene rivolta dalla Procura per non aver sollevato i “conflitti d’interesse” con gruppi privati dell’architetto pur essendone consapevole.

Anche Federico Pella in tribunale per l'interrogatorio

Federico Pella in tribunale a Milano per l’interrogatorio davanti al Gip nell’ambito dell’inchiesta urbanistica milanese. Il manager dimissionario della J+S è accusato di corruzione.

Legale Marinoni: "Non si arresta persona per sdegno società civile"

Non si arresta una persona per “lo sdegno della Procura o della società civile per comportamenti eticamente discutibili”. Così la difesa di Giuseppe Marinoni in una memoria depositata questa mattina al gip di Milano Mattia Fiorentini, chiamato a decidere sulla richiesta di custodia cautelare in carcere dell’ex presidente della commissione Paesaggio di Milano per corruzione e falso. Le esigenze cautelari – si legge nelle 7 pagine depositate con cui l’avvocato Eugenio Bono chiede di escludere il pericolo di reiterazione del reato, di fuga e di inquinamento probatorio e di riconoscere misure meno afflittive come l’interdizione dalla professione o gli arresti domiciliari – servono a “prevenire un pericolo concreto e attuale”, mentre la richiesta della Procura “si basa su giudizi morali”. Per il difensore, l’intera inchiesta sull’urbanistica sarebbe di “sproporzionata ampiezza” e “impostata come un processo alla speculazione edilizia nei confronti dell’intera città di Milano”.

Tancredi dopo interrogatorio: "Rispetto per i giudici"

“Non ho niente da dire. Ho parlato con i giudici e bisogna avere rispetto per loro”. Così l’ex assessore all’urbanistica del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, ha risposto ai cronisti al termine dell’interrogatorio davanti al gip nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria che ha investito Palazzo Marino. Tancredi è uno dei principali indagati nel fascicolo aperto dalla procura milanese sulle presunte irregolarità nelle procedure urbanistiche del capoluogo lombardo. L’ex assessore è uscito dal tribunale da via Manara, evitando di rilasciare ulteriori dichiarazioni.

Tancredi ha risposto a tutte le domande del gip

È terminato dopo oltre un’ora e mezza l’interrogatorio preventivo dell’ex assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, che la procura milanese accusa corruzione e ne aveva richiesto gli arresti domiciliari. Tancredi, difeso dall’avvocato Giovanni Brambilla Pisoni, ha depositato una memoria difensiva per chiedere l’annullamento della richiesta di misure cautelari, e ha risposto alle domande della gip Mattia Fiorentini. Nonostante le dimissioni dall’incarico in giunta, la procura ha reiterato al gip la richiesta di arresto. 

In 6 a processo per Park Towers

La giudice per l’udienza preliminare milanese Alessandra Di Fazio ha rinviato a giudizio tutti e 6 gli indagati nel filone dell’inchiesta sulla lottizzazione abusiva delle ‘Park Towers’ a Crescenzago, le due torri di 23 e 16 piani costruite dove sorgevano due fabbricati, ora demoliti, di due piani e un piano. Tra i rinviati a giudizio c’è anche Andrea Bezziccheri, l’imprenditore immobiliare di Bluestone coinvolto nel filone principale dell’inchiesta sull’urbanistica che sta travolgendo l’amministrazione milanese. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 12 novembre. 

La Russa: "Sala doveva dimettersi, Milano sarà paralizzata"

Se il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha fatto bene a non dimettersi? “Dal suo punto di vista forse ha fatto bene. Dal punto di vista di Milano sicuramente ha fatto male. E non per l’azione giudiziaria che è successiva alle mie valutazioni e quindi è estranea alle mie posizioni. Non ha fatto bene per una ragione molto semplice: Milano rimane bloccata e mal governata. Immobile. E questo è un danno grave per la città”. Così Ignazio La Russa, presidente del Senato,in un’intervista al Giornale. “Il centrodestra – spiega – diceva da tempo di non apprezzare l’azione della Giunta Sala”, “sulla sicurezza, sulla casa, sulle periferie, sul diritto dei cittadini a vivere meglio. Ora, con questa vicenda urbanistica che si è presentata, le cose peggioreranno. Non ci vuole un indovino per capire che Milano sarà ancor più paralizzata di prima”.

L'arrivo di Tancredi in tribunale
Tancredi

È arrivato in tribunale per essere ascoltato anche l’ex assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi.

6 a processo per Park Towers

La giudice per l’udienza preliminare milanese Alessandra Di Fazio ha rinviato a giudizio tutti e 6 gli indagati nel filone dell’inchiesta sulla lottizzazione abusiva delle ‘Park Towers’ a Crescenzago, le due torri di 23 e 16 piani costruite dove sorgevano due fabbricati, ora demoliti, di due piani e un piano. Tra i rinviati a giudizio c’è anche Andrea Bezziccheri, l’imprenditore immobiliare di Bluestone coinvolto nel filone principale dell’inchiesta sull’urbanistica che sta travolgendo l’amministrazione milanese. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 12 novembre. 

Majorino: "Sala non commissariato da Pd ma Milano torni inclusiva"

“Assolutamente no. Semmai c’è molto da fare per il futuro di Milano”. Così Pierfrancesco Majorino, responsabile Casa nella segreteria del Pd, in un’intervista al Corriere della Sera, rispondendo alla domanda se il Pd abbia commissariato il sindaco di Milano Beppe Sala. Majorino, però, indica cosa va cambiato: “Dobbiamo affrontare con più determinazione la questione della qualità dello sviluppo della città. Milano deve crescere, certo, ma in modo più inclusivo. Non possiamo accontentarci del racconto di questi giorni. Dobbiamo andare avanti e crescere di pari passo con politiche pubbliche forti. Rigenerare è fondamentale ma è un processo che la politica deve presidiare”. Majorino dice che serve “più coraggio su temi come l’emergenza abitativa e l’impatto sociale delle trasformazioni urbane. Siamo avanti rispetto ad altri — penso al welfare, all’educazione, alla cultura — ma non basta”. Majorino, inoltre, a proposito del costo della vita dice: “Riprendo una proposta nostra: il salario minimo comunale. Milano deve dare un segnale immediato. Chi lavora con o per il Comune non può guadagnare 5 o 6 euro l’ora. Gli stipendi scandalosamente fermi sono tema nazionale e regionale”. 

Marinoni non risponde a gip: non c’era sistema

Giuseppe Marinoni, ex presidente della commissione Paesaggio di Milano accusato di corruzione, falso e induzione a dare o promettere utilità per il quale la Procura milanese con i pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini, Mauro Clerici e l’aggiunta Tiziana Siciliano ha chiesto il carcere, non ha risposto alle domande del gip avvalendosi della facoltà di non rispondere. L’avvocato di Marinoni, Eugenio Bono, che ha presentato una breve memoria difensiva per spiegare la mancanza di necessità delle misure cautelari chieste dalla procura, ha detto ai cronisti che “non ci sono episodi corruttivi di alcun tipo, chiariremo la nostra posizione nel dibattimento. Il sistema delineato dalla procura non è quello descritto nell’atto che avete letto, non c’era alcun sistema”.

Marinoni: "Voglio la stampa anche quando acque si saranno calmate"

“Se dovesse risolversi tutto, e sappiamo che impiegheremo anni, vi voglio qui, e non unicamente quando c’è da rimestare il pentolone, la stampa è tutta interessata. Anche quando le acque si sono calmate e probabilmente si saranno chiarite molte cose”. Così Giuseppe Marinoni, funzionario comunale coinvolto nell’inchiesta sull’urbanistica che ha investito Palazzo Marino, ha risposto ai cronisti al suo ingresso in tribunale da via Freguglia, dove si è presentato per essere interrogato dal gip

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