Giubileo, tutto pronto a Roma per i giovani: il caldo la grande incognita

E’ tutto pronto per il Giubileo dei Giovani che comincerà lunedì 28 luglio a Roma con l’arrivo di mezzo milione di giovani, provenienti da 146 Paesi, il 68 per cento dei quali europei. Grande attenzione sarà data ai fedeli provenienti dalle aree oggi interessate dalla guerra come il Libano, l’Iraq, Myanmar, Israele, Siria, Sud Sudan, Palestina. “Tor Vergata – spiega Monsignor Rino Fisichella, Delegato per il Vaticano per il Giubileo 2025, in una conferenza stampa in Vaticano – dice un programma di vita, dice che cosa significa che un milione di giovani possano ritrovarsi insieme, venire da diversi Paesi eppure sentire le stesse emozioni, provare le stesse aspirazioni e voler guardare al futuro non da soli ma insieme agli altri”. Un evento “epocale” dove a dominare è la preoccupazione per il caldo: “In un evento come questo sono tante le preoccupazioni – ha specificato Fabio Ciciliano, Capo del dipartimento della Protezione civile – Uno dei problemi più grandi è il caldo ed è stato importante utilizzare dei nebulizzatori che normalmente vengono usati nelle aree edili per abbattere le polveri durante le demolizioni. L ’area – chiarisce – è veramente enorme e sarà necessario raggiungere anche le persone lontane dai nebulizzatori e lo faremo montandoli su dei mezzi agili tali da poter raggiungere i vari settori”.
“In questi casi di insidie ce ne possono essere diverse – ha aggiunto il prefetto di Roma, Lamberto Giannini – quello che è importante è che ci sia un adeguato controllo del territorio e un elevato controllo a livello di informazione ed intelligence. Questo ci sta restituendo – prosegue – un quadro di grande serenità ma è evidente che la situazione internazionale e la grande visibilità dell’evento potrebbe attirare qualcosa di indesiderato”.