Andrea Cavallari, condannato a 11 anni per la strage di Corinaldo, è stato individuato e fermato a Barcellona, in Spagna, dopo essere evaso il 3 luglio scorso. Lo ha fatto sapere il Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria per l’Emilia-Romagna e le Marche, in stretto raccordo con tutte le altre forze dell’ordine.
La fuga di Andrea Cavallari
Il 26enne, dopo la discussione della tesi di laurea in Scienze Giuridiche all’Università di Bologna (ottenuta grazie a un permesso premio), non aveva fatto rientro nel carcere emiliano dove era detenuto. Alla fine della proclamazione nell’ateneo sarebbe rimasto solo con la fidanzata, facendo perdere le proprie tracce.
Cavallari è uno dei componenti della ‘banda dello spray‘, che nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 provocò, a Corinaldo, in provincia di Ancona, la morte di cinque minorenni e di una donna di 39 anni all’interno della discoteca ‘Lanterna Azzurra‘ durante un concerto di Sfera Ebbasta.
Trovato con 800 euro e documenti falsi
Il ragazzo è stato trovato con 800 euro e con documenti falsi al momento della cattura avvenuta questa mattina a Lloret de Mar, Barcellona. È quanto hanno spiegato gli inquirenti in conferenza stampa ad Ancona. Secondo quanto raccolto dagli investigatori italiani sugli ultimi momenti, Cavallari è arrivato in Spagna con quella che appare una pianificazione ben strutturata e non si è presentato con il suo nome, avendo con sé documenti falsi e potendo contare su una copertura.
Cavallari avrebbe anche una certa disponibilità economica che gli ha permesso di fare shopping e prenotare camere di hotel: con sé aveva 800 euro in contanti ma falsi. Il giovane non ha cercato di cambiare i connotati e non si è fatto crescere la barba. Al momento dell’arresto era tranquillo e non aveva armi.

Strage Corinaldo: cosa è successo
Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2018 cinque ragazzi e una madre di 39 anni persero la vita durante una serata alla discoteca ‘Lanterna Azzurra’ di Corinaldo. Cinquantanove le persone ferite. Le vittime erano in attesa dell’esibizione del cantante trap Sfera Ebbasta quando vennero travolte da un improvviso fuggi fuggi. La calca si scatenò dopo che alcuni giovani spruzzarono una sostanza urticante per derubare i presenti. Nel dicembre del 2022 la Cassazione ha confermato le condanne dai 10 ai 12 anni di reclusione per i sei giovani appartenenti alla “banda dello spray”.

Nel ‘processo bis’ tutti assolti dalle accuse più gravi
Sono stati invece tutti assolti dai reati più gravi, compresa l’accusa di omicidio colposo plurimo, i nove imputati nel processo-bis sulla strage. A finire sotto accusa le presunte carenze nella sicurezza del locale e sulle procedure per le autorizzazioni. Ma la corte d’Assise d’Appello di Ancona ha assolto con la formula piena ‘il fatto non sussiste’ dai reati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo tutti gli imputati: otto tra responsabili della sicurezza, dirigenti comunali e gestori del locale, più l’ex sindaco di Corinaldo. I giudici hanno emesso invece condanne più lievi per alcuni degli imputati, accusati di reati legati al rilascio dei permessi per gli spettacoli danzanti richiesti dalla società Magic, che gestiva la discoteca la Lanterna.
Delmastro: “Arresto Cavallari eccellente operazione”
“Complimenti al Nic e a tutte le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria per l’operazione internazionale, svolta sotto il coordinamento della Procura di Bologna e della Procura Generale di Ancona, che ha consentito di rintracciare e catturare in Spagna Andrea Cavallari, condannato in via definitiva per la strage di Corinaldo e resosi irreperibile durante la fruizione di un permesso”, ha detto Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e Sottosegretario alla Giustizia. “Un’azione rapida ed efficace, che dimostra la professionalità e la determinazione dello Stato nel perseguire chi tenta di sottrarsi alla giustizia. Chi semina morte e violenza non può pensare di farla franca. Lo Stato c’è, è forte e non arretra di un passo”.