Monza, violenta una 13enne: arrestato 24enne. L’aveva adescata su Instagram

Monza, violenta una 13enne: arrestato 24enne. L’aveva adescata su Instagram
Una donna con le mani davanti alla faccia a protezione contro un atto di violenza. Secondo il Viminale le violenze sessuali in Italia nei primi tre mesi del 2025 sono state 1.087s

L’uomo aveva dichiarato di avere 17 anni. Di origine colombiana aveva già valigia e biglietto pronto per la Spagna

È stato arrestato un uomo di 24 anni ritenuto responsabile di violenza sessuale su una ragazzina di 13 anni. La polizia ha individuato e arrestato l’uomo, un cittadino colombiano, a Monza. La violenza sarebbe avvenuta la settimana scorsa lungo il canale Villoresi, zona est della città. Il 24enne, quando è stato rintracciato e arrestato, aveva già in tasca un biglietto aereo per la Spagna e la valigia pronta per la partenza.

Il drammatico racconto della violenza a Monza

È stata la ragazzina a chiamare il 112 lo scorso giovedì 10 luglio, denunciando di essere stata violentata il giorno prima. Quando la polizia è arrivata a casa sua, la 13enne ha raccontato di aver incontrato l’uomo alla stazione di Monza. Lui le aveva detto di avere 17 anni e lei aveva accettato di incontrarlo a patto di non restare soli. Invece, l’uomo è riuscito a convincerla a rimanere sola con lui, rassicurandola che si stessero dirigendo verso un’area frequentata, nel luogo dove poi sarebbe avvenuta la violenza. Drammatico il racconto fornito dalla vittima, che seppur scioccata è riuscita a fornire agli investigatori elementi fondamentali sia per la ricostruzione di quanto accaduto sia per l’identificazione dell’autore. Dopo i primi approcci, l’uomo ha steso un asciugamano sul prato invitando la ragazza a sedersi e a togliersi scarpe e calze e solo in questo momento le ha rivelato la sua vera età. A questo punto, vincendo la sua resistenza, ha abusato di lei utilizzando anche un gel, che aveva già con sé, prova evidente di premeditazione. Dopo la violenza, la giovane ha provato a scappare, a piedi nudi, ma è stata raggiunta dal suo aggressore che l’ha minacciata con un coltello di non dire nulla e, come nulla fosse, l’ha riportata alla stazione di Monza.

La confessione all’amica e la denuncia

Solo il giorno dopo, confidandosi con un’amica, la vittima ha avuto il coraggio di denunciare l’accaduto. Grazie alle precise indicazioni fornite dalla vittima, gli agenti della Squadra Mobile hanno rintracciato il 25enne nella tarda mattinata dell’11 luglio. La successiva perquisizione personale e domiciliare, nel corso di un sopralluogo della Polizia Scientifica, ha restituito altre fondamentali fonti di prova a suo carico: l’asciugamano, ancora sporco, sul quale è avvenuta la violenza, rinvenuto nella lavatrice pronto per essere lavato; gli indumenti indossati al momento dei fatti, nascosti tra la biancheria sporca; il coltello utilizzato per minacciare la vittima. L’uomo è stato quindi trasferito presso la Casa Circondariale di Monza a disposizione della Procura della Repubblica di Monza, che ha richiesto la convalida del fermo e l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.

I poliziotti dopo aver raccolto il primo racconto della giovane ed attivato la procedura del cd “Codice Rosso”, hanno immediatamente assicurato le prime fonti di prova sul luogo del fatto, indicato dalla vittima come l’area boschiva limitrofa alla pista ciclabile che corre lungo il canale Villoresi zona est della città. Qui, grazie alla lucida collaborazione della vittima, seppur scossa, nel corso di un primo sopralluogo sono stati repertati una bottiglia in vetro di coca-cola dalla quale aveva bevuto il 25enne prima della violenza e l’involucro del preservativo da lui utilizzato dopo aver cercato un rapporto non protetto. Gli agenti hanno poi accompagnato la giovane e la madre presso la clinica Mangiagalli di Milano, dove gli accertamenti sanitari hanno confermato l’avvenuta violenza sessuale e dove sono stati sequestrati anche gli indumenti da lei indossati al momento dei fatti. 

La 13enne adescata su Instagram

La ragazzina di 13 anni, vittima di violenza sessuale, era stata adescata su Instagram dal suo aguzzino che aveva finto di avere 25 anni. Quando ha raccontato alla polizia della Questura di Monza, con il supporto di uno psicologo e con l’attivazione delle procedure del ‘Codice Rosso’ di concerto con il P.M. della Procura della Repubblica di Monza, la giovane ha raccontato di aver conosciuto quel ragazzo, tramite di amici comuni, circa una settimana prima sul social media Instagram.

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