“Siamo amareggiati”. Così Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano, davanti a quello che resta dell’installazione ‘Balena’ data alle fiamme nella mattina del 14 luglio davanti alla sede della fondazione in via Alemagna mostrando lo scheletro dell’opera in cartapesta “che Jacopo Allegrucci ha realizzato per Triennale in occasione della grande esposizione sulle diseguaglianze che abbiamo aperto a maggio. Ne arriveranno altre di opere e tutte mettono in scena, attraverso la cartapesta, specie viventi in estinzione. È triste vedere questo scheletro. Da un certo punto di vista però è anche una conferma della fragilità di alcune specie viventi nei confronti di una ottusa aggressività di alcuni membri della nostra specie e questo, per paradosso, rende ancora più forte il senso della nostra esposizione. È un invito a venirla a visitare in Triennale”, ha aggiunto Boeri.
L’opera oggi doveva essere spostata in altra sede. “L’idea era molto bella: ci era stato chiesto di portarlo davanti al mercato del pesce e vedere come, piano piano, l’opera si consumasse soprattutto per i fattori meteorologici e atmosferici. Oggi l’avremmo spostata e sarebbe arrivata la riproduzione di un elefante del Kenia, peccato”, ha concluso il presidente di Triennale che definisce il rogo comunque “un atto vandalico, doloso”.
