Delitto Garlasco, Cassazione: Stasi resta in semilibertà

Delitto Garlasco, Cassazione: Stasi resta in semilibertà
Alberto Stasi, con l’avvvocato Giada Bocellari, all’uscita del tribunale di Pavia dopo gli interrogatori per la riapertura del caso Garlasco – Pavia, 20 Maggio 2025 (Foto Claudio Furlan/Lapresse) Interrogatories for the reopening of the Garlasco case at The Court of Pavia – Pavia, May 20, 2025 (Photo Claudio Furlan/Lapresse)

Respinto il ricorso della procura generale che chiedeva l’interruzione del beneficio per l’ex bocconiano

Alberto Stasi resta in semilibertà. La Prima Sezione penale della Corte di cassazione, dopo la camera di consiglio, ha rigettato il ricorso proposto dalla Procura generale presso la Corte di appello di Milano contro l’ordinanza del 9 aprile 2025, con cui il Tribunale di sorveglianza di Milano aveva concesso la misura alternativa della semilibertà ad Alberto Stasi, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007. 

Alberto Stasi, i motivi del ricorso della procura generale

Tra i punti del ricorso, firmato dalla sostituta pg Valeria Marino, c’è la mancata richiesta di autorizzazione specifica a rilasciare l’intervista al programma ‘Le Iene’, del 30 marzo, durante un permesso premio di cui Stasi aveva beneficiato; per la Procura generale, l’intervista non era stata autorizzata.

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