Roma, 5 bimbi intossicati da cloro in piscina: uno è grave. Procura apre fascicolo per lesioni

Roma, 5 bimbi intossicati da cloro in piscina: uno è grave. Procura apre fascicolo per lesioni
Vista dell’ impianto della Piscina Pellerina a Torino, Italia – Cronaca – Venerdì 9 Agosto 2024 – (Photo Matteo Secci / LaPresse) View of Pellerina Pools in Turin, Italy – News – Friday 9th August 2024 – (Photo Matteo Secci / LaPresse)

Un bimbo di 9 anni è ricoverato in terapia intensiva al Policlinico Umberto I: non risponde alle terapie

Doveva essere una giornata di svago in piscina, ma per cinque bambini ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Ieri mattina, secondo quanto apprende LaPresse, nella piscina privata di via Capanna Murata alla Borghesiana a Roma, nella struttura ‘Imperium eventi’ si è verificata una fuoriuscita di cloro che ha intossicato i cinque ragazzini.

Uno dei bambini rimasti intossicati di 9 anni è ricoverato in gravi condizioni, nel reparto di terapia intensiva al Policlinico Umberto I di Roma. Sul posto è intervenuto l’Ares 118. Indaga la polizia. Il bimbo non risponde alla terapia farmacologica. Il bambino non sarebbe in pericolo di vita ma rischierebbe gravi danni neurologici, non reversibili, causati dall’esposizione prolungata al cloro fuoriuscito dalle ‘bocchette’ dell’acqua. 

Aperto in procura a Roma un fascicolo con l’ipotesi di lesioni gravi. Secondo quanto ricostruito, intorno alle 10 di ieri mattina, cinque bambini hanno accusato malori riconducibili a esalazioni da cloro. Il più grave, secondo quanto apprende LaPresse, è un bimbo di 9 anni, nato a Oristano. La polizia ha ascoltato un uomo 27 anni, C.S., responsabile del centro sportivo ‘Imperium Eventi’, dove si sarebbe verificata la fuga di cloro. Per il momento non risultano persone indagate.

Sono ancora in corso, intorno alle 14.30 di oggi, i rilievi da parte della polizia scientifica della questura di Roma e del VI distretto del Casilino, nella piscina privata del circolo sportivo in via della Capanna Murata 60, nel quartiere della Borgesiana a Roma, dove ieri mattina intorno alle 10 cinque fratellini sono rimati intossicati dal cloro mentre facevano il bagno. 

Pm dispone il sequestro della piscina

La procura della Repubblica di Roma ha disposto il sequestro penale dell’impianto e l’analisi dell’acqua della piscina. Il sequestro è stato eseguito subito dopo il sopralluogo della polizia scientifica che, con gli investigatori del distretto del Casilino e gli ispettori della Asl, hanno effettuato un’ispezione. Il pm di turno indaga per lesioni gravissime.

Come si riconosce un’intossicazione da cloro?

Un’intossicazione derivante dall’inalazione o dall’ingestione di cloro presente nell’acqua può scatenare difficoltà respiratorieaccumulo di fluidi nei polmoni, bruciore alla bocca, dolore e gonfiore alla gola, mal di stomaco, vomito e sangue nelle feci. Lo riporta il sito dell’Humanitas.

Quali conseguenze può determinare un eccesso di cloro?

L’assunzione eccessiva di cloro attraverso gli alimenti può portare a un aumento della pressione sanguigna e, in chi soffre di scompenso cardiaco, cirrosi o malattie renali, a un accumulo di fluidi. Anche queste informazioni sono riportate sul sito dell’Humanitas.

Quello dei cinque bambini intossicati dal cloro, nella piscina del centro sportivo della Borghesiana a Roma, ” è solo l’ultimo episodio di una lunga serie che solleva crescenti preoccupazioni sul tema della sicurezza nelle piscine italiane. I prodotti chimici normalmente utilizzati per la disinfezione delle acque delle piscine, come ad esempio ipoclorito di sodio e di calcio, acido solforico, acido tricloroisocianurico, sono classificati come pericolosi perché in gran parte corrosivi”. Lo afferma Alessandro Miani, presidente della Sima (Società Italiana di Medicina Ambientale).

“Nel caso in cui ipocloriti e cloroisocianurati – ha poi specificato il dottor Miani – vengano a contatto con i correttori di acidità (acido solforico, cloridrico, ecc. – ndr) possono liberare cloro gassoso, gas tossico per inalazione responsabile di intossicazioni acute anche molto gravi”. In pochi sanno che sostanze molto diffuse come cloro e ammoniaca causano nell’uomo gravi ustioni a naso, gola, occhi, trachea e grandi vie aeree anche solo dopo pochi minuti dall’esposizione, e provocano spesso tosse ed emissione di sangue con l’espettorato, oltra a conati di vomito e difficoltà respiratorie. Miani ha poi concluso specificando che i disturbi più frequenti causati dal cloro sono “congiuntiviti, bronchiti croniche, disturbi neuropsichici, insufficienza renale. In caso di esposizione prolungata e massiccia si può arrivare a complicanze più gravi, come lesione delle vie aeree e infezioni polmonari” e che le categorie maggiormente a rischio sono “i lavoratori addetti alla produzione di insetticidi, disinfettanti, metallurgia, e quelli che operano nel campo della potabilizzazione delle acque”.

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