Ardea, benzinaio ucciso in una rapina: caccia all’omicida in fuga

Ardea, benzinaio ucciso in una rapina: caccia all’omicida in fuga
Carabinieri sulla scena del delitto ad Ardea, dove un benzinaio è stato ucciso a coltellate in una rapina

L’aggressore ha accoltellato la vittima al torace per sottrargli il portafoglio, e si è poi dileguato in moto

Una rapina che si è trasformata in un atroce omicidio, prima dell’ora di pranzo di martedì a Tor San Lorenzo, frazione del comune di Ardea, sul litorale sud di Roma. Intorno a mezzogiorno Nahid Miah, 36 anni, di origine bengalese, è stato brutalmente accoltellato durante una rapina nel distributore di carburante che gestiva in via delle Pinete. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Anzio e dal nucleo investigativo di Frascati, coordinati dalla Procura di Velletri, l’aggressore ha agito da solo. Le immagini delle telecamere di sorveglianza lo ritraggono mentre arriva a bordo di una moto, scende con piglio deciso, si avvicina al commerciante e lo colpisce con un fendente al torace, che gli ha trafitto il cuore. Dopo avergli sottratto il portafogli con l’incasso della mattina, è risalito in sella e si è dileguato nel nulla. A trovare il corpo riverso a terra, in una pozza di sangue, è stato un automobilista, arrivato pochi minuti dopo l’aggressione, per fare rifornimento. Subito ha lanciato l’allarme e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con l’ausilio dell’elisoccorso. Nonostante i tentativi di rianimazione, l’uomo è morto pochi minuti dopo. Lascia la moglie e due figli, uno dei quali ancora molto piccolo. La moglie è arrivata poco dopo sul luogo della tragedia ad Ardea con il cognato, ha accusato un malore ed è stata trasportata in ospedale in forte stato di shock.

Ardea, caccia all’omicida in fuga

I carabinieri, che sono sulle tracce del malvivente omicida, hanno immediatamente istituito posti di blocco e avviato ricerche a tappeto per rintracciarlo. In un primo momento si era pensato a due aggressori, ma l’analisi dei video ha smentito questa ipotesi. Gli inquirenti stanno ora esaminando ulteriori immagini di videosorveglianza lungo la litoranea nei pressi di Ardea per individuare la moto usata per la fuga. Non si esclude che la vittima possa aver reagito al rapinatore.

Il precedente del 1997

Il caso di Ardea ha riportato alla memoria un altro tragico episodio: il delitto del giovane benzinaio Antonino Sciacca, ucciso la vigilia di Natale del 1997 in un distributore di via Tuscolana, a Roma. Un omicidio ancora oggi irrisolto. La Figisc Confcommercio è intervenuta sulla tragedia, denunciando la totale assenza di misure di sicurezza nei distributori. “È inaccettabile – ha affermato la Federazione – che chi svolge un servizio essenziale venga lasciato solo di fronte ai pericoli”. Il sindacato ha chiesto l’apertura immediata di un tavolo con il Ministero dell’Interno e l’Unione Petrolifera per discutere soluzioni concrete. In Italia operano oltre 10.000 impianti di distribuzione carburanti, molti dei quali aperti 24 ore su 24, con circa 35.000 lavoratori. “A questi lavoratori – conclude la Federazione – deve essere garantito il diritto di lavorare in sicurezza e serenità. Non si può più morire per un portafoglio“. Le ricerche del rapinatore procedono, gli investigatori stanno stringendo il cerchio intorno al presunto responsabile.

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