Lo scorso 18 aprile ergastolo per entrambi in secondo grado
I cugini di Saman Abbas, Nomanulhaq Nomanulhaq e Ijaz Ikram, sono stati arrestati, questa mattina, dai militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia e sono stati associati nella Casa circondariale della città emiliana, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
La condanna in appello
L’arresto è seguito alla sentenza che ha emesso la Corte d’Appello di Bologna, lo scorso 18 aprile. In quella circostanza quattro dei familiari della 18enne di origini pachistane, uccisa nel 2021 dopo essersi opposta a un matrimonio forzato, sono stati condannati all’ergastolo, in secondo grado. In particolare, oltre alla conferma della condanna per i genitori, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen e l’aumento della pena da 14 a 22 anni per suo zio Danish Hasnain, sono stati condannati all’ergastolo anche i due cugini che, attualmente, si trovavano in stato di libertà. La procura generale di Bologna aveva richiesto per loro l’emissione di un provvedimento restrittivo, vista la natura dei reati di cui sono stati ritenuti responsabili e l’entità della pena comminata. Il 6 maggio, la Corte d’Appello di Bologna, accogliendo questa richiesta, ha emesso nei loro confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita questa mattina.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata