Il legale della famiglia: "Imperativo far luce". Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci furono uccisi il 18 marzo 1978, in via Mancinelli a colpi di arma da fuoco
La gip di Milano ha riaperto le indagini sull’omicidio di Fausto e Iaio del 1978.
La “decisione della gip di Milano” Maria Idria Gurgo Di Castelmenardo di “riaprire le indagini sull’omicidio di Fausto e Iaio rende ancora più imperativo fare luce su questo orrendo e tragico duplice omicidio di due ragazzi di nulla colpevoli se non del loro impegno civile e politico”. Così a LaPresse l’avvocato Nicola Brigida, legale di Maria Iannucci e Danila Angeli, sorella e madre di Fausto Tinelli, ucciso con l’amico Lorenzo ‘Iaio’ Iannucci il 18 marzo 1978, in via Mancinelli a Milano a colpi di arma da fuoco.
“Il loro omicidio si inserisce in una scia che ha insanguinato il Paese per l’odio politico“, aggiunge il legale che rappresenta la famiglia del giovane, militante con l’amico del centro sociale Leoncavallo.
La Russa: “Bene riapertura indagini su Fausto e Iaio”
“Sono contento che la magistratura abbia deciso di riaprire le indagini per fare chiarezza e individuare i colpevoli degli omicidi di Fausto e Iaio”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa in merito alla morte di Fausto Tinelli, ucciso con l’amico Lorenzo ‘Iaio’ Iannucci il 18 marzo 1978, in via Mancinelli a Milano a colpi di arma da fuoco.
Majorino (Pd): “Sia la volta di verità e giustizia”
“Deve essere la volta della verità è della giustizia. Due ragazzi ammazzati da estremisti di destra, un terribile episodio di violenza politica, una macchia indelebile nella storia della città”. Lo dichiara Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Regione Lombardia e componente della segreteria nazionale dem, in merito alla riapertura dell’inchiesta sull’omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, Fausto e Iaio, avvenuto a Milano il 18 marzo 1978.
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