"La maternità è un diritto che va supportato, non violato" dice l'Osapp, che denuncia anche turni massacranti di lavoro e l'uso di agenti donne incinta in servizi operativi
Il 9 maggio 2025, dalle ore 10 alle ore 14, l’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) promuove un Sit-in con conferenza stampa davanti al carcere minorile Ferrante Aporti di Torino. L’iniziativa, spiega l’Osapp, nasce con l’obiettivo di denunciare pubblicamente “gravi disfunzioni organizzative e, in particolare, inaccettabili violazioni dei diritti delle lavoratrici, con un focus speciale sulla tutela delle poliziotte in gravidanza”. “La maternità è un diritto che va supportato, non violato” dice l’Osapp, denunciando di essere a conoscenza dell’uso di donne in gravidanza in servizi operativi.
La protesta dell’Osapp nasce per dire basta “al silenzio di fronte a comportamenti che mettono a rischio la salute e la sicurezza del personale; a turni massacranti e a un’organizzazione del lavoro disattenta alle esigenze di chi svolge compiti gravosi; all’uso improprio di benefit, come i buoni pasto; al tentativo di colpevolizzare chi, come il sindacato, denuncia abusi e chiede il rispetto delle regole”.
Leo Beneduci, Segretario Generale Osapp, ha dichiarato: “La situazione al carcere minorile è ormai insostenibile. Abbiamo chiesto l’intervento urgente del Capo del Dipartimento, Antonio Sangermano.”
L’Osapp – Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria invita alla protesta pacifica, tutte le cittadine e i cittadini, le colleghe e i colleghi, le istituzioni e le forze politiche del Comune e della Regione, nonché tutti i mezzi di informazione, a partecipare e sostenere “questa battaglia di civiltà”. L’Osapp ritiente infatti che “il tema dei diritti e della tutela della gravidanza sia un tema di tutela delle donne” e che una violazione di tali diritti possa essere considerata una discriminazione.
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