Un utente: "Picchiati da una baby gang, governo trasmette messaggi d'odio"

Aggressione omofoba a Torino denunciata sui social. “Venerdì notte io e @zerbsde siamo stati attaccati da un branco di sconosciuti in centro a #torino senza nessuna motivazione se non quella che hanno le cosiddette baby-gang: cercare di riempire una vita vuota e misera, formare un branco per darsi un’identità dal momento che le famiglie non trasmettono la minima empatia ed educazione, sentirsi forti tramite la v*olenza di gruppo perché il #governoitaliano attuale trasmette solo messaggi di odio, d*scriminazione e d*isprezzo verso la vita umana (sì anche le minoranze sono vite umane, non solo i feti mai nati che a quanto pare valgono più di cittadini che combattono tutti i giorni per affermarsi in uno stato marcio). io e Dani stiamo bene, i lividi se ne andranno e le cicatrici ci ricorderanno per cosa stiamo lottando. abbiamo condiviso la nostra faccia e la nostra storia perché vogliamo che se ne parli, per favore parlatene e condividete. forse ad un certo punto lo #statoitaliano sarà in grado di organizzarsi per fermare delle bande di sedicenni impazziti…potrebbero farcela? nel frattempo proteggetevi e fate attenzione. noi siamo più che felici di tornare a casa e a malincuore non tornare più per un po’” scrive un utente su Instagram.

 
 
 
 
 
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“L’aggressione omofoba denunciata sui social da Mattia Gualdi richiama ancora una volta al massimo impegno contro l’odio nei confronti delle persone Lgbtq+”. Lo ha detto in una nota l’assessore ai diritti della Città di Torino Jacopo Rosatelli. “Nell’esprimere la massima solidarietà alle vittime, a nome della città, ribadiamo la nostra determinazione nel continuare a promuovere e sostenere attività contro pregiudizi e discriminazioni, ma anche l’assoluta necessità di una legge che protegga adeguatamente dai crimini d’odio”. 

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