Dopo le verifiche delle forze dell'ordine nessun ordigno trovato nell'edificio a Roma
L‘anonimo telefonista che questa mattina ha chiamato il centralino della Corte di Cassazione, in piazza Cavour a Roma, annunciando la presenza di un ordigno esplosivo nel ‘Palazzaccio’, rivelatosi poi falso dopo le bonifiche effettuate da polizia e carabinieri, ha rivendicato l’atto attribuendolo a un fantomatico ‘Gruppo di comunisti combattenti’ contro la premier Giorgia Meloni.
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